Proptech, gli affitti brevi di Italianway sbarcano in Sardegna 

Italianway, stratup che ha lanciato il primo franchising italiano del vacation rental punta sulla Sardegna. La società proptech è infatti partita con la selezione di partner locali in collaborazione con l’Ota sarda al 100% e quotata in borsa Portale Sardegna, guidata da Massimiliano Cossu.

L’obiettivo di lungo periodo della società è di accrescere il settore turistico aumentando la stagione oltre il periodo estivo rendendo la Sardegna una destinazione ricercata anche in inverno, portando nelle seconde o terze case non utilizzate, e presenti sul tutto il territorio, viaggiatori over 50 con capacità di spesa medio alta, provenienti dal Nord Europa.

“Turismo diffuso per far rivivere le case inutilizzate in cui accogliere viaggiatori in cerca di esperienze autentiche e supporto proptech ai giovani imprenditori sono il nostro pane quotidiano visto che abbiamo lanciato il primo franchising italiano del vacation rental e contrattualizzato oltre 700 immobili per i cosiddetti affitti brevi”, spiega Marco Celani ad di Italianway.

Per la strategia di diffusione sull’isola “cerchiamo talenti da tutta la Sardegna, partner radicati territorialmente che abbiano voglia di mettersi in gioco facendo impresa a partire dalle risorse del territorio, quindi prima di tutto dalle case inutilizzate, da riportare a nuova vita accogliendo viaggiatori internazionali, e dalle esperienze vivibili sul posto che sempre più influenzano le prenotazioni a prescindere dalla fascia d’età del turista”.

“Dopo aver confermato il successo del modello Italianway con il progetto pilota della Locanda della Meridiana di Pula – aggiunge il founder di Italianway Davide Scarantino – siamo pronti a condividere il nostro know how con persone residenti sull’Isola, diplomate o laureate che conoscano bene l’inglese e con una propensione naturale all’accoglienza”.

Grazie all’accordo con Portale Sardegna Italianway avrà inoltre la possibilità di diventare un Sardinia Local Expert implementando le proprie entrate con la vendita delle esperienze (enogastronomiche, culturali, identitarie ecc) e tramite partnership da realizzare con fornitori locali (artigiani, guide turistiche, pescatori ecc).