Non solo il ricettivo e l’alberghiero: a soffrire le più acute conseguenze economiche della pandemia da Covid-19 ci sono anche le società di propterty management, tra cui le Proptech specializzate nello short rent e negli affitti alternativi alla ricettività tradizionale.
Marco Celani, ceo di Italianway, spiega a Re2bit qual è la situazione e quale la posizione del settore a fronte della crisi generata dal virus nei confronti del decisore politico.
“Abbiamo costituito con le società del settore un’unità di crisi che dialoga con il pubblico per affrontare la crisi – spiega Celani – Il primo obiettivo è spiegare che il property management esiste, che deve avere una propria dignità e che deve essere considerato quando si parla di turismo”. Dell’esistenza del settore, in realtà, si sanno rendendo conto a proprie spese le numerose amministrazioni comunali, le cui casse restano vuote per il mancato percepimento delle imposte di soggiorno.
“L’Italia ha una vocazione turistica, bisogna prenderne atto – dice Celani – Invece che additare l’overtourism come il male delle città approfittiamo di questo periodo di pausa forzata per prepararci alla prossima ondata, regolamentando meglio il settore, nel senso però della semplificazione e non dell’affastellamento di norme su norme e competenze su competenze. Il property management è pronto a fare la propria parte”.
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