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Appalti certificati e token immobiliari: RElabs riscrive il real estate con la blockchain 

Appalti certificati e token immobiliari: RElabs riscrive il real estate con la blockchain

Nasce RElabs, la prima società in Italia specializzata in soluzioni blockchain per il settore Real Estate.

La newco vede come soci due aziende di primo piano nei rispettivi settori, che hanno scelto di fondere le loro competenze in un nuovo progetto: EZ Lab – impresa innovativa leader italiana nelle applicazioni blockchain – e REinventi – società di servizi di consulenza informatica e di gestione immobiliare per istituzioni pubbliche e private, italiane ed internazionali. Presidente di RElabs è Andrea Migliore, presidente e owner di REinventi, avvocato da 25 anni attivo in ambito Real Estate e componente del collegio dei probiviri di Assoimmobiliare, associazione dell’industria immobiliare aderente a Confindustria. Amministratore delegato della newco è Massimo Morbiato, ceo e fondatore di EZ Lab.

 

Relabs nasce per fornire strumento in grado di abbattere i costi e semplificare le procedure a tutti i soggetti pubblici e privati, dalle pubbliche amministrazioni agli investitori istituzionali, che curano la gestione, la manutenzione e la riqualificazione di un grande numero di immobili. Sfruttando la potenza della blockchain, RElabs è in grado di sviluppare una vasta gamma di soluzioni: dallo smart building – edifici «intelligenti» che coniugano efficienza energetica e automazione – alla certificazione in tempo reale dei lavori di manutenzione o di avanzamento di un cantiere edile, dalla «patente digitale» di un edificio con tutte le informazioni relative alla proprietà e alle pratiche catastali, fino alla tokenizzazione degli immobili – la trasformazione di proprietà in «gettoni» digitali certificati dalla blockchain.

 

«Le tecnologie informatiche nel settore del Real Estate stanno assumendo sempre maggiore importanza – dichiara Andrea Migliore, presidente di RElabs, presidente e owner di REinventi –. Nei servizi immobiliari storicamente la forza lavoro è la principale voce di costo. La tecnologia è la soluzione vincente per emergere in questo mercato, perché porta due vantaggi: più qualità dei servizi, con l’abbattimento dei margini di errore, meno costi. Relabs nasce per questo: da oggi siamo pronti a supportare tutti gli operatori del settore, dai fondi immobiliari alle imprese di costruzioni fino agli studi di progettazione, che intendono approfondire quello che la blockchain può fare per loro».

 

«I servizi per il Real Estate sono uno dei settori in cui la “catena di blocchi” può portare una ventata di trasparenza e di fiducia, a beneficio di tutti gli operatori del mercato operatori – afferma Massimo Morbiato, Amministratore delegato di RElabs, Ceo e fondatore di EZ Lab -. La tecnologia blockchain è sinonimo di fiducia nelle transazioni economiche. Noi siamo tra i primi ad averla applicata con successo all’economia reale, prima nel settore agrifood, più di recente in altri ambiti come medicale ed energia. Siamo orgogliosi di poter portare il nostro know how in ambito immobiliare con un partner come REinventi che ha maturato una grande esperienza nel coniugare tecnologia e servizi immobiliari». 

Un esempio di applicazione

Prendiamo il caso di un appalto per la manutenzione di un immobile. Il controllo delle attività effettuate, dalle riparazioni ai restauri passando per le pulizie e sanificazioni, oggi viene effettuato da persone in carne ed ossa. La tecnologia blockchain è la leva che può liberare ore di lavoro umano e abbattere i costi per le aziende. Come? Rendendo queste attività in gran parte automatiche.

Applicando la blockchain, sarà l’appaltatore che ha l’incarico di eseguire la manutenzione di un certo numeri di immobili a inserire un input nel sistema informatico fornito da RElabs. Quel dato, grazie al «registro digitale condiviso» garantito dalla blockchain, diventa immutabile.

La società committente, anziché inviare un incaricato per verificare che la singola lavorazione sia stata eseguita, avrà la garanzia che quell’attività è stata eseguita in un determinato orario, da un determinato operatore dell’azienda appaltatrice. E se si scopre che quest’ultima ha fatto «carte false», il committente ha la certezza della responsabilità del fatto e può far scattare una penale per inadempienza.

È solo un esempio della rivoluzione che può portare la blockchain: meno controlli, meno burocrazia, più trasparenza e responsabilità.

 

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