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Crowdfunding e Fintech

Pedotti: “Il crowdfunding è finanziamento complementare, non alternativo a banche e mutui” 

“L’equity crowdfunding immobiliare procura capitale di rischio per gli sviluppatori, non capitale di debito, in qualsiasi forma sia”, spiega Lorenzo Pedotti, ad di Concrete Investing, una delle principali piattaforme del settore specializzata nel finanziamento di iniziative di sviluppo immobiliare.

La domanda che spesso si sente ripetere, ossia perché mai una società dovrebbe finanziarsi a costi molto più alti rispetto a quelli di un mutuo ha quindi poco senso: “Quello che procura Concrete è capitale di rischio, in pratica altri soci che affiancano l’imprenditore promotore dell’iniziativa si sviluppo, non solo finanziamenti” . In altre parole il crowdfunding è una forma di finanziamento complementare e non alternativa e tanto meno sostitutiva rispetto a mutui e finanziamento bancario. “Cui, nei fatti, le operazioni da noi finanziate accedono per coprire una parte del fabbisogno finanziario”.

La scelta di Concrete di puntare su un ticket minimo di investimento alto rispetto alla media di settore, 5mila euro contro qualche centinaio di euro, “è un modo per favorire maggiore consapevolezza negli investitori”, perché si tratta comunque di un investimento a rischio medio alto, anche se come sottostante ha il mattone.

Intanto è partita bene, anche in periodo di uscita dal lockdown, l’ultima raccolta lanciata da Concrete Investing, finalizzata all’investimento in uno sviluppo a Milano, proprio di fronte alle Colonne di San Lorenzo. “Abbiamo già superato 2 milioni di raccolta durante la prima settimana – conferma l’ad della società, Lorenzo Pedotti – e con si tratta della raccolta più elevata che abbiamo lanciato, con obiettivo a 2,5 milioni”.

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