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Short Rent e Property management

Il co-housing di Roomie si arricchisce di 50 nuove camere a Milano 

Il co-housing di Roomie si arricchisce di 50 nuove camere a Milano

Roomie, start up italiana specializzata nel co-living, continua la sua crescita ampliando il portafoglio di immobili con 50 nuove unità abitative a Milano. Dopo l’acquisizione dell’intera palazzina in via Porpora di Fondazione Asilo Mariuccia, a dicembre 2020, la start up porta a 750 le soluzioni abitative disponibili in co-housing per studenti e giovani lavoratori nella metropoli lombarda.

Strategiche le zone: Piazza della Repubblica, Stazione Centrale/Maggiolina e Città Studi, cuori pulsanti di Milano, trainate dai nuovi poli uffici di Garibaldi e Centrale, oltre che dai poli universitari, non si sono mai svuotate di studenti e lavoratori in arrivo da altre città italiane o dall’estero

Le nuove unità abitative acquisite sono tutte di proprietà privata tradizionale o di piccole società immobiliari, in larga parte già partner di Roomie: un segnale di fiducia per questo tipo di investimento che rassicura i proprietari e i gestori più dello short term.

Filippo Ronfa e Alessandro Urbani, soci fondatori di Roomie: “Siamo anche in parte sorpresi dei risultati eccellenti ottenuti in un anno così difficile per tutti. Abbiamo messo in atto molte strategie nuove e siamo andati incontro ai clienti offrendo sempre nuovi servizi e policy più vantaggiose. Nei periodi peggiori, il tasso di occupazione è sceso (per un trimestre) al 50%, poi abbiamo tenuto una media del 75% e ora stiamo viaggiando oltre il 90%. Continuiamo a ricevere offerte di immobili ma soprattutto aumenta il numero degli immobili che gestiamo per singolo proprietario. Alcuni hanno addirittura investito acquistando nuovi immobili da affidare a noi: ciò significa che Milano rimane una piazza eccellente e che a differenza degli affitti a breve, l’affitto a medio e lungo termine crea garanzie certe con una grande stabilità su contratti con durata fino ai 18 anni, assicurando una rivalutazione costante dell’immobile. Perché, nonostante le difficoltà di questo biennio, il settore conferma buone prospettive di crescita per i prossimi anni”.

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