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Short Rent e Property management

Anche i redditi da short rent finiscono nella dichiarazione precompilata 

Anche i redditi da short rent finiscono nella dichiarazione precompilata

Dal 10 maggio è possibile accedere al 730 precompilato 2021 e i redditi da short rent, ossia derivanti dalle locazioni brevi saranno presenti nel modello se la locazione è avvenuta tramite l’intervento di un intermediario immobiliare. Compresi quindi tutti i portali, da quelli internazionali a quelli nazionali, che favoriscono l’incontro tra la domanda e l’offerta degli immobili da locale per un breve periodo, come avviene nella stagione estiva.

Gli intermediari sono tenuti ad applicare una ritenuta del 21% sui canoni corrisposti da colui che prende in affitto un immobile e a rilasciare al locatore le certificazione unica. Nella certificazione unica sono riportate le ritenute a carico del locatore. I dati riportati nella certificazione unica sono inseriti nella dichiarazione precompilata.

Redditi da short rent

Anche per i redditi da locazione breve, ex art. 4 del D.L. 50/2017, è possibile applicare il regime della cedolare secca. Il riferimento è all’imposta sostitutiva del 21% applicata alle locazioni di immobili abitativi, applicata cioè in sostituzione della tassazione ordinaria Irpef, per quelle locazioni di immobili abitativi dalla durata non superiore a 30 giorni.

Principio di cassa o di competenza

I redditi da short rent possono essere imputati al periodo d’imposta sia sulla base del principio di cassa sia di competenza, a seconda se a stipulare il contratto di locazione sia il proprietario, il sublocatore o il comodatario.

Si applica il principio di competenza per il locatore proprietario dell’immobile, quello di cassa negli altri casi. Per il sublocatario e il comodatario rileva il periodo d’imposta di percezione del canone di locazione. Indipendentemente da quando avviene la locazione.

La dichiarazione precompilata

Nel caso lo short rent venga gestito da intermediari i quali, come detto, devono rilasciare dichiarazione unica oltre a rendersi disponibili come sostituti d’imposta, i redditi da short rent sono indicati:

• nel quadro B, come reddito fondiario – se il soggetto che percepisce il canone è il proprietario dell’immobile o il titolare di altro diritto reale (esclusivamente se la locazione ha avuto luogo nel 2020 e, quindi, risulta indicato 2020 nel punto 4 “Anno” della CU);
• nel quadro D, come reddito diverso – se il soggetto che percepisce il corrispettivo è il sublocatore o il comodatario (nella CU è barrata la casella “Locatore non proprietario”).

Nella dichiarazione precompilata i corrispettivi comunicati tramite certificazione unica sono automaticamente assoggettati a tassazione sostitutiva del 21%. Ciò non toglie che, nel caso in cui si ritenga che la tassazione ordinaria sia più conveniente, è possibile modificare la scelta.

La ritenuta, effettuata dagli intermediari immobiliari, è indicata nel rigo F8.

Non sono assoggettati a ritenuta eventuali penali o caparre o depositi cauzionali. Si tratta di somme di denaro diverse ed ulteriori rispetto al corrispettivo. Al contrario sono oggetto di ritenuta anche i rimborsi delle spese sostenute dal locatore. Somme delle quali ordinariamente non si tiene conto ai fini della determinazione del reddito fondiario (circolare, Agenzia delle entrate, n°24/e 2017).

Le possibili problematiche

L’inserimento dei redditi da locazione breve in dichiarazione precompilata potrebbe comportare delle problematiche operative in capo al contribuente. Si pensi ad esempio al caso in cui un immobile sia in comproprietà.

Qualora il contratto di locazione sia stipulato da uno solo dei proprietari, quest’ultimo dovrà fare fronte all’intera ritenuta del 21% e quindi potrò scomputare la ritenuta subita dal proprio reddito complessivo o, in alternativa, chiedere il rimborso della maggior ritenuta subita sulla quota di reddito a lui non imputabile.

Gli altri comproprietari dovranno assoggettare a tassazione il reddito a essi imputabile pro-quota in sede di dichiarazione applicano la cedolare secca o la tassazione Irpef.

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