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DoveVivo: il 90% degli studenti universitari vuole tornare in presenza 

DoveVivo: il 90% degli studenti universitari vuole tornare in presenza

Solo 1 studente su 10 esprime una netta preferenza per le lezioni a distanza. Il 90% di loro valuta importante la frequenza delle lezioni in presenza. 6 studenti su 10 dichiarano che preferirebbero tornare a seguire tutte le lezioni in presenza, sia perché l’esperienza reale non ha paragoni con quella a distanza sia perché la frequenza permette di essere autonomi e vivere lontano da casa. 3 studenti su 10 valutano invece con interesse una frequenza ibrida, in presenza combinata con quella a distanza  in cui la flessibilità dovrebbe essere la parola chiave.

Sono questi i dati che parlano della voglia di normalità degli studenti universitari italiani, intervistati da DoveVivo, coliving company europea con oltre 1.500 immobili e 8 studentati gestiti nel Vecchio Continente.

I dati sono stati raccolti ed elaborati dal nuovo DoveVivo Lab, osservatorio che indaga le tendenze e lo stile di vita della community internazionale di studenti e giovani lavoratori.

Generalmente negativa l’esperienza con gli esami a distanza

Per il 58% dei rispondenti, alcuni dichiarano di aver temuto il classico blocco di rete (37%), altri di aver sentito la mancanza della routine post-esame in compagnia degli amici (21%). Esperienza positiva, invece, per il 42% dei ragazzi in virtù principalmente di un’atmosfera meno tesa rispetto a quella dell’aula.

Il 40% degli studenti afferma che la Dad ha permesso di apprezzare maggiormente la comodità della stanza o casa e la compagnia di coinquilini o partner che hanno saputo attenuare la solitudine del lockdown.

Altri elementi positivi sono, per il 31%, la possibilità di avere più tempo da dedicare alle passioni (non avendo il tragitto casa-università da fare tutti i giorni) seguito, per il 29%, dall’opportunità di aver condiviso più tempo con la famiglia.

Isolamento e scomodità i lati negativi della Dad

Quali sono gli aspetti più difficili della didattica a distanza? Secondo il 42% degli universitari è la monotonia delle giornate casalinghe, seguita dalla mancanza di occasioni per conoscere gente nuova (29%). Isolamento e scomodità della postazione e dei dispositivi rappresentano invece il 30% delle risposte.

Come cambia il modo di studiare con gli amici? Più della metà degli intervistati non vede l’ora di poter invitare di nuovo a casa i colleghi universitari (il 20% di questi preferisce però un gruppo ristretto). Il 29% dichiara, invece, che non condividerà più momenti di studio casalingo con i compagni di corso perché studiare e concentrarsi da soli risulta più semplice. Infine, il 17% preferirebbe non vedersi a casa ma all’aperto e in spazi molto grandi.

“Siamo felici che la nostra community abbia voglia di tornare a vivere in presenza l’Università e che consideri cruciale l’esperienza della formazione dal vivo” afferma Valerio Fonseca, ceo e founder di DoveVivo. “La predominanza della dimensione virtuale, ormai parte integrante del nostro nuovo modo di studiare e lavorare, ha stimolato il nostro bisogno innato di conoscere persone e di confrontarci con nuove situazioni. Il progetto di vita di chi studia fuorisede non si limita alle nozioni accademiche ma trova il vero valore nella relazione e nell’esperienza immersiva con la città e la community che ci circonda. Ed è questo che contraddistingue il nostro concetto di coliving”.

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