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Short Rent e Property management

Short rent: la tedesca Numa alla conquista dell’Italia 

Short rent: la tedesca Numa alla conquista dell’Italia

Il gruppo Numa, fornitore di tecnologia in Germania nel settore degli affitti a breve termine, annuncia oggi a Milano e a Berlino il lancio del suo modello sul mercato italiano.

Numa è specializzato in immobili alberghieri e commerciali in zone centrali nelle principali città italiane e  punta ai quartieri centrali e ai principali driver della domanda per turisti e business traveller.

Il gruppo include proprietà a Firenze con NUMA Rodo, un hotel di fronte al Duomo di Firenze, e NUMA Vita, villa ristrutturata. A Milano, lancerà il nuovo NUMA Loreto  e a Roma, entro la fine del 2021, la società ha comunicato l’apertura di una sede in Piazza Venezia. Ulteriori progetti in diverse destinazioni italiane sono in fase avanzata di trattative.

In Italia, la società è guidata da Gabriele Coen, director of re expansion.  Coen ha ricoperto in precedenza il ruolo di responsabile del mercato italiano per quattro anni come general manager di Sonder, azienda americana di affitti a breve termine, portando un importante know-how nel gruppo.

“L’Italia ospita la maggior parte dei siti patrimonio UNESCO a livello globale. Sulla base della nostra forte attenzione alle destinazioni iconiche per il tempo libero, l’Italia è al centro della nostra strategia di espansione,” spiega Christian Gaiser, ceo e co-fondatore del gruppo Numa. E aggiunge: “Siamo felici di arrivare in Italia, aprendo sin dall’inizio con tre location iconiche nel nostro portfolio.”

“Per NUMA, l’Italia è uno dei più importanti mercati europei del futuro, e crediamo che il nostro modello di successo si adatti perfettamente alle specificità del mercato italiano,” afferma Coen. Sottolinea: “il modello ibrido di NUMA, che consente di passare da un soggiorno di breve durata a un soggiorno di media durata, si traduce in un interessante realtà a basso rischio. Ha già suscitato un forte interesse da parte dei proprietari di immobili, da sviluppatori nel settore real estate e da parte investitori. Le richieste agli albergatori italiani stanno crescendo a dismisura, soprattutto in tempi di coronavirus. Qui l’ottimizzazione dei processi operativi interni può essere decisiva per il business. La digitalizzazione dei processi deve diventare un must. Gli ospiti saranno sempre più esigenti e sceglieranno un’esperienza duratura e un prodotto di alta qualità.”

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