Hara Life, con il modello di albergo diffuso di Sclemo, frazione di Stenico in Trentino, ha comunicato di avere raccolto 540 mila euro in pochi mesi attraverso il crowdfunding immobiliare, con la piattaforma Trusters che ha consentito di chiudere una tranche da 180 mila euro in sole 4 ore.
I numeri parlano di oltre 600 mila euro già sottoscritti in occasione del primo aumento di capitale sociale e ulteriori 600 mila euro, quote non ancora sottoscritte, rese disponibili lo scorso 4 novembre, con delibera di aumento del capitale sociale, che rimane aperto sino al 31 maggio 2022.
Riqualificazione di edifici rurali in well being resort, modello albergo diffuso
Il progetto, elaborato e sviluppato da Hara Life, è stato citato anche nel 6° report italiano sul crowdinvesting presentato dal Politecnico di Milano, come case study di riqualificazione di edifici rurali a uso abitativo e destinazione turistico-ricettiva, per un well-being resort ecosostenibile con la formula albergo diffuso.
Il territorio è quello delle Dolomiti, nel Parco Naturale Adamello Brenta, riserva della Biosfera Unesco e area naturale protetta più vasta del Trentino, arricchita dalle terme curative di Comano. Sclemo, frazione del Comune di Stenico è il borgo che l’ha patrocinato.
“Crediamo nella sinergia con l’ambiente naturale e con la comunità locale per valorizzare il territorio e le risorse locali”, afferma Nicola Zucca, founder. “Gli ospiti saranno accompagnati dalla natura a vivere esperienze memorabili, sia dal punto di vista eno-gastronomico, gustando le prelibattezze genuine del territorio, sia dal punto di vista delle tante attività sportive e le occasioni di leisure offerte”.
Strutture di tipo orizzontale
Sorte in mezzo alla natura e in contesti ricchi di fascino, dove non vi è rischio di ressa, dislocate in spazi ampi, integrati con i residenti e in armonia con la comunità locale, provviste di tutti i comfort, le strutture di tipo orizzontale non devono ricorrere alla creazione di un unico edificio centralizzato, a differenza degli alberghi tradizionali con struttura verticale, e consentono al turista un’esperienza più autentica, inclusiva e variegata del luogo, soggiornando per brevi periodi in uno o nell’altro edificio.
Gli edifici oggetto di recupero sono grandi casali, ormai inutilizzati, composti da due piani di archi in pietra, con i piani superiori in legno e pietra, verranno trasformati in tante unità abitative.
“Ad oggi, prosegue Zucca, siamo pronti ad avviare i cantieri sul primo condominio/edificio e a lanciare l’apertura delle vendite dei primi 6 appartamenti, con prezzi oscillanti tra 105 mila e 170 mila euro e pagamenti accessibili: acconto 20% e saldo al rogito con mutuo convenzionato a 10 anni. Due le formule proposte per sostenere l’investimento: Property management per la messa a reddito nei periodi di inutilizzo; oppure Buy-to-rent, formula che prevede l’incasso di un canone di locazione e un prezzo di rivendita garantito, +30% oltre a ulteriori benefit. Proseguiremo poi le vendite di altri appartamenti man mano che saranno avviati i cantieri dei primi 4 edifici. Il recente aumento di capitale genererà risorse per l’avvio di ulteriori sviluppi su altri 3 edifici, inserendo una proposta di unità destinate a prime case – vista la richiesta specifica. La consegna e l’apertura dell’Albergo diffuso sono previste per la stagione estiva 2023.
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