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Abaco premiata agli IoMobility per il park sull’Adamello Brenta 

Abaco premiata agli IoMobility per il park sull’Adamello Brenta

Gli IoMobility awards possono essere considerati i premi Oscar per chi si occupa di mobilità e parcheggi,  e sono i premi che riconoscono le innovazioni migliori pensate da aziende che si occupano di gestire i flussi veicolari.

Quest’anno gli award hanno visto protagonisti 78 candidati, valutati da 30 giurati; tra di loro 11 startup candidate nella categoria Open innovation che hanno raccolto 3.663 voti pubblici e oltre 25.000 visualizzazioni dei progetti. Le sezioni in cui si sono articolati i premi sono le seguenti: urban mobility, safe mobility, tourism mobility, green mobility, open innovation.

Abaco, azienda veneta specializzata nella gestione dei parcheggi, comunica di essere stata premiata tra le migliori iniziative di mobilità collegata al turismo grazie all’iniziativa di contingentamento degli ingressi nell’oasi verde del Parco Adamello Brenta, in Trentino Alto Adige.

Soluzione al contingentamento post lockdown

Nell’estate 2020, il parco naturale Adamello Brenta ha chiesto l’intervento di Abaco per il contingentamento degli ingressi in sette valli dolomitiche, al fine di evitare assembramenti e affollamenti pericolosi.
Abaco ha studiato e reso operativo un progetto che ha suddiviso l’utenza in cinque tipologie, trattate in modo diverso (utenti occasionali, abbonati per due o più giorni, possessori di Dolomeet Card, clienti delle strutture ricettive locali, residenti nei comuni dell’area), differenziando anche i canali di prenotazione e pagamento: attraverso il portale web del parco, o con un’app su smartphone o infine tramite i parcometri posizionati in loco.
“Siamo orgogliosi di aver vinto questo premio perché da luglio a settembre 2020 abbiamo gestito il flusso in quelle valli di oltre 20 mila veicoli con prenotazione online e di altri 7.500 veicoli tramite parcometro, con pagamento in loco”, spiegano i responsabili di Abaco Mobility. “L’aspetto rivoluzionario del progetto è stato poter gestire in anticipo gli ingressi, grazie alle prenotazioni con numero di targa. Il Parco è così riuscito a controllare e contingentare in tempo reale il numero di veicoli e di utenti circolanti ogni giorno in un’area montana di alto pregio ambientale, che si sviluppa su 400 chilometri quadrati. Così facendo abbiamo diminuito l’impatto antropico, l’inquinamento, ridotto lo stress dei turisti e incentivato la mobilità lenta e sostenibile, promuovendo l’entrata nelle valli a piedi oppure utilizzando la bici”.

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