Italianway, pmi prop-tech specializzata nel turismo in appartamento, comunica di avere chiuso il 2021 con 21 milioni di turn-over, segnando un + 140% rispetto al 2020 in cui il giro d’affari si era fermato a 8,5milioni (nel 2019, anno d’oro per l’azienda pre-pandemia con oltre 45mila viaggiatori di 164 paesi, il turn-over registrato era stato di 15 milioni) e 163mila notti vendute (+83% sul 2020)
Dalla sua nascita Italianway ha accolto 340mila ospiti, per un totale di circa 160mila prenotazioni e l’azienda, che conta attualmente su un team di 75 persone, ha comunicato il prossimo avvio di una campagna di recruiting.
Dalle ville isolate al ritorno degli stranieri: nel ’22 +35% di budget vacanza
Dall’analisi delle prenotazioni e dei volumi di traffico della piattaforma proprietaria italianway.house, emerge che il 2022 sarà caratterizzato dalla corsa, già partita, a prenotare ville isolate full optional (esplicita la richiesta di almeno tre bagni padronali oltre al new normal imposto dal post pandemia e fatto di plus come piscina privata e barbecue negli spazi esterni ormai considerati imprescindibili).
“La nostra analisi – commenta l’ad Marco Celani – è che si tratti di un trend attraverso il quale i viaggiatori cercano di scongiurare le incognite e gli stop and go a cui la pandemia ci ha abituato creando una sorta di bolla nella villa in affitto condivisa con uno o due altri nuclei familiari o con coppie di amici. Anche a causa della pandemia le ricerche, soprattutto quelle dei viaggiatori stranieri che stanno tornando, in particolar modo dal Nord Europa ma anche dall’America, si sono fatte più sofisticate: si cercano più sicurezza, più comfort, possibilità di soggiorno in destinazioni fuori dai flussi turistici tradizionali e quindi meno affollate, case con spazi ampi per coniugare business e vacanza ed è per questo che l’offerta rappresentata dal network Italianway, che ha saputo diversificare offrendo soluzioni di tutte le tipologie di case e destinazioni, ci sta dando grandissime soddisfazioni”.
“La pandemia ha reso i viaggiatori più esigenti anche per quanto riguarda l’alloggio – aggiunge Celani – ed è per questo che la percentuale della spesa dedicata dal turista alla casa sale nel 2022 al 35% del budget vacanza rispetto al 17% degli anni scorsi”.
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