I servizi di digitalizzazione dei processi e di firma elettronica aiutano le imprese nella sottoscrizione di contratti di acquisto o di affitto immobili semplificando la gestione e il monitoraggio delle transazioni.
Lo sottolinea Intesa, Kyndryl company, azienda che accompagna le imprese nel percorso di digitalizzazione, secondo cui il settore del real estate non può più rinunciare all’innovazione tecnologica
Secondo l’ultimo “Rapporto immobiliare residenziale” realizzato dall’Agenzia delle Entrate con Abi, l’Associazione bancaria italiana, il settore del real estate sta vivendo un grande momento di crescita. Le compravendite del 2021 hanno registrato un +34% rispetto all’anno precedente con 750 mila transazioni. Un tale incremento di movimenti rende sempre più urgente la digitalizzazione del settore per semplificare i processi e garantire una migliore gestione degli stessi.
Per stipulare contratti di vendita e locazione validi da remoto, è essenziale raccogliere documenti e firme in modo digitale lungo tutti i processi, ed è possibile farlo attraverso firme elettroniche certificate e una corretta gestione documentale.
“L’utilizzo di processi di onboarding e firma elettronica possono costituire una leva importante per la digitalizzazione del settore immobiliare – afferma Matteo Panfilo, chief solutions officer di Intesa – gli strumenti di identificazione e firma remota in Italia si stanno diffondendo rapidamente e sottoscrivere digitalmente contratti di acquisto o di affitto degli immobili, in mobilità e da remoto, diventerà sempre più semplice e immediato. Con l’incremento delle transazioni e degli investimenti, inoltre, è sempre più importante per le imprese di Real Estate avere un controllo sicuro e efficiente delle pratiche contrattuali”.
L’investimento nelle tecnologie digitali e nella digitalizzazione dei processi non è quindi più rinviabile per l’industria immobiliare, soprattutto per chi gestisce grandi portafogli di immobili.
“Viviamo in un mondo dove gli utenti sono sempre più propensi all’utilizzo quotidiano della tecnologia, ma spesso i processi utilizzati dalle aziende non sono ancora abbastanza avanzati e non riescono a coniugare customer experience, digitalizzazione completa ed efficienza operativa – continua Panfilo – Se vogliamo andare in una direzione di smart business, è importante che le imprese integrino queste competenze, formando i propri dipendenti e adottando le ultime tecnologie a disposizione”.
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