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Spotahome avvia finanziamenti per ampliarsi in 3 città italiane 

Spotahome avvia finanziamenti per ampliarsi in 3 città italiane

La piattaforma spagnola Spotahome annuncia l’apertura di un nuovo round di finanziamenti per potenziare il suo piano di crescita in Europa e in Italia

Il contesto guarda a un servizio di affitto a medio e lungo termine, presente in 102 città e 28 paesi, in crescita e che indica il nord Europa come il mercato più interessante per continuare il suo sviluppo. Torino, Firenze e Bologna le tre città scelte per l’ampliamento sul mercato italiano.

La società proptech ha chiuso lo scorso ottobre un round di finanziamenti da 25 milioni di euro (con Kleiner Perkins, Seaya Ventures, Passion Capital e principalmente 14W), volto ad alimentare il suo piano di crescita che già nel 2021, con 84 città aggiuinte al suo portafoglio. La società ha definito anche il fatturato del 2021, pari a 150 milioni di euro, e la previsione per il 2022, che intravede una crescita consistente, soprattutto in Europa, e un traguardo compreso tra i 250 e i 300 milioni di euro.

“Con la fine delle restrizioni per la pandemia, abbiamo notato un crescente e continuo interesse sulla nostra piattaforma, per questo ci siamo concentrati sull’ulteriore crescita in Europa, dove siamo interessati ad ampliare il nostro bacino di utenza nei Paesi del Nord, consolidando allo stesso tempo i mercati in cui siamo già presenti, come l’Italia”, sottolinea Andrea Viola, country manager Italy. “Nel 2022 alzeremo il round di finanziamenti per continuare questa fase di crescita. Non abbiamo ancora definito il nostro obiettivo, ma siamo molto fiduciosi, visto il grande interesse raccolto nell’ultimo round che ci ha permesso di sviluppare nuovi servizi e arrivare in nuove città”.

Lo sviluppo in Italia

In Italia, secondo mercato dopo la Spagna, Spotahome punta su tre città per il suo ampliamento: Torino, Bologna e Firenze.

Gli investimenti saranno concentrati nell’acquisizione di più proprietà possibili in queste tre nuove città, spingendo in particolare sui proprietari, sia professionali sia privati, che ancora non conoscono la piattaforma e i suoi servizi.

La sfida annunciata è raggiungere chi non conosce Spotahome e non è abituato ad affittare una proprietà a medio e lungo termine. I valori su cui punta lo sviluppo di Spotahome sono in particolare il risparmio di tempo concreto per i proprietari privati nell’affittare i loro immobili e la sicurezza e protezione da eventuali problematiche che un affitto può portare con sé come, per esempio, il mancato pagamento del canone.

Scelte per la loro vocazione studentesca – Spotahome genera infatti il 50% della fatturazione verticale grazie agli alloggi per studenti, come i colivings e le stanze in appartamenti condivisi – ma anche per la crescente domanda di affitto, Torino, Firenze e Bologna si rivelano centrali nella strategia di ampliamento della rete italiana, incontrando le esigenze dei giovani lavoratori e studenti fuori sede che vogliono affittare, ma anche dei proprietari che desiderano locare i loro immobili in modo agile e sicuro.

Un esempio è Spotahome plus, il servizio aggiuntivo studiato per fornire garanzie durante tutto il processo di locazione, sia al proprietario di casa sia all’affittuario. Il servizio consente agli inquilini di formulare il contratto di affitto online senza dover pagare il deposito cauzionale e, allo stesso tempo, offre al proprietario un profilo dell’inquilino verificato e la copertura per eventuali mancati pagamenti e/o danni alla proprietà. In aggiunta, Spotahome assicura al locatore di riceve la rata mensile entro e non oltre il decimo giorno di ogni mese, confermandosi una realtà digitale 100% sicura e comoda per l’affitto delle proprietà, fungendo essa stessa da garante.

“Spotahome Plus è il prodotto del nostro portafoglio di servizi che sta crescendo più rapidamente, perché favorisce e tutela ogni nostro cliente, locatario o affittuario che sia. In più, ci permette di condurre un dialogo costruttivo e guadagnarci la fiducia di ogni acquirente” commenta Viola.

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