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Mia crea kube-green, app che riduce del 30% la co2 nell’It 

Mia crea kube-green, app che riduce del 30% la co2 nell’It
Cloud Computing Concept - 3D Illustration of Computers Connected to the Digital Cloud

Inviare un tweet: 0,2 grammi di co2. Mandare una mail: 4 grammi di co2. Con allegato: 50 grammi di co2. Il mining dei bitcoin: 56,8 milioni di tonnellate di co2 in un anno.

Anche se non ce se ne accorge, ogni azione digitale comporta degli effetti sull’ambiente.

Secondo lo “Studio sulla sostenibilità” realizzato da Iab Italia e YouGovl’industria digitale è responsabile per il 4% delle emissioni di anidride carbonica nel mondo: questo dato è destinato a raddoppiare entro il 2025 e raggiungerà il 20% entro il 2050.

I dati sono riportati da Mia platform, che annuncia l’avvio di  kube-green, app open source in grado di ridurre le emissioni di co2 ottimizzando il consumo energetico delle infrastrutture server It.

Il punto di partenza è che, anche se percepito come astratto e intangibile, l’ecosistema digitale è a tutti gli effetti un’infrastruttura fisica e materiale: reti di connessione, cloud, satelliti e centri di elaborazione hanno bisogno di importanti quantitativi di energia per computare, trasmettere e immagazzinare dati, senza considerare il consumo dei sistemi di illuminazione e raffreddamento che permettono il funzionamento di tutta l’architettura It.

L’idea alla base è semplice: all’interno di ogni cluster (un insieme di server in grado di garantire la funzionalità dei sistemi) sono presenti degli ambienti di sviluppo che permettono lo sviluppo di applicativi da parte dei developer.

Questi ambienti, però, funzionano a regime solamente nelle 40 ore lavorative della settimana: ciò significa che durante le notti e i weekend (circa il restante 75% del tempo) non sono utilizzati, e viene impiegata una quantità di energia superiore a quella necessaria.

kube-green – spiega Davide Bianchi, senior tech leader di Mia-Platform, – è in grado di gestire il downscale dei cluster andando così ad ottimizzare il consumo energetico dell’infrastruttura IT riducendo, allo stesso tempo, le emissioni di co2 in media del 30%”.

Nell’ambito dei primi casi d’uso le prime stime mostrano un risparmio compreso approssimativamente tra i 1.500 kg e i 4.500kg di CO2 l’anno. “Nella situazione attuale, con i boom di servizi su cloud, si continuano ad aggiungere server all’interno dell’infrastruttura IT senza tenere in considerazione il loro consumo energetico. Con kube-green vogliamo dare il nostro contributo per cercare di ridurre le emissioni di anidride carbonica in un momento storico dove la digitalizzazione sta comportando grandi cambiamenti nelle organizzazioni di tutto il mondo e ha un impatto diretto anche sul clima e sull’ambiente”, prosegue Bianchi.

“La tecnologia che sviluppiamo oggi avrà un impatto considerevole sulle future generazioni – spiega il ceo di Mia-Platform Federico Soncini Sessa – Per questo lo sviluppo sostenibile è integrato in tutte le decisioni aziendali che prendiamo in ambito ambientale, sociale ed economico: abbiamo la responsabilità di scegliere la strada con il minor impatto possibile nei confronti del Pianeta. Essendo una PMI, inoltre, siamo molto vicini al contesto sociale che ci circonda e stringiamo collaborazioni con associazioni attive sul territorio”.

“Vogliamo strutturare una strategia di sostenibilità sempre più concreta e in linea con gli standard internazionali, che ci permetta di misurare e rendicontare tutte le attività che portiamo avanti coinvolgendo tutti i nostri stakeholder. Vogliamo far comprendere loro che digitale e sostenibile possono coesistere all’interno di una realtà virtuosa e in forte crescita come Mia-Platform”, conclude Sessa.

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