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SoloAffitti raccoglie fondi con Mamacrowd 

SoloAffitti raccoglie fondi con Mamacrowd

SoloAffitti, il franchising immobiliare cesenate leader nelle locazioni immobiliari, che ha lanciato su Mamacrowd la campagna di raccolta fondi per la startup Digital Rent che ha sviluppato la piattaforma SoloAffittiPAY, nelle prime 12 ore dalla pubblicazione (a inizio agosto) aveva già raggiunto l’obiettivo minimo di 200 mila euro e ora la raccolta ha superato di poco i 500 mila, grazie al contributo di 138 investitori.

L’ordine minimo è di 247,50 euro. La valutazione pre-money è pari a 4,5 milioni di euro e il target massimo è di 999.900 euro. I giorni rimasti per il termine della campagna sono 28.

Quest’ultima può essere chiusa con successo se l’ammontare degli investimenti professionali è almeno pari al 5% del totale delle sottoscrizioni.

SoloAffittiPAY, al cui sviluppo sono destinati i fondi raccolti, è il portale ove è possibile creare contratti di affitto legati a una tutela che garantisce il pagamento del canone. Il suo obiettivo è diventare il più importante portale italiano della locazione sicura e tutelata. Tutto questo grazie all’espandibilità dei processi digitali, la presenza capillare sul territorio nazionale di circa 300 presenze fisiche dove prestano i propri servigi oltre 1.000 rental property manager, veri professionisti della locazione, e la forza di un marchio leader di mercato con oltre 25 anni di storia.

“Digital Rent è la risposta alle mutate esigenze di locazione orientata al futuro. Il portale digitale sarà la prima piattaforma per l’affitto digitale tutelato con alle spalle la garanzia della solidità del gruppo SoloAffitti”, fanno sapere dalla società.

Seppure nella fase pre-market, il progetto ha convinto subito il Team di Mamacrowd, ritenendo il progetto un investimento appetibile.

Su base prudenziale il business plan prevede già dal 2026 poco più di 11.500 transazioni, oltre 14 milioni di euro di fatturato, un ebitda di 2,4 milioni e un risultato netto dopo le imposte di oltre 1,5 milioni. Numeri basati su una quota di mercato nferiore allo 0,7% su oltre 1,7 milioni di contratti l’anno attualmente stipulati ma in continuo aumento.

SoloAffittiPAY richiede al proprietario una quota una tantum, in base al servizio scelto, dal 3 all’8% del canone di locazione annuale, addebitato direttamente sul primo canone di locazione e una quota mensile, pari al 5 o al 10% del canone mensile, per il servizio di Tutela del canone di locazione. All’inquilino è richiesta una quota una tantum per i servizi ricompresi nella prenotazione dell’immobile. Inoltre un’altra potenziale linea di business è la vendita a professionisti e agenzie immobiliari degli abbonamenti annuali al Rental Report per il calcolo del canone concordato.

Quello immobiliare è l’asset di investimento preferito dagli italiani. Il patrimonio residenziale in affitto produce una rendita annua di 31,8 miliardi di euro con un totale di oltre 5 milioni di immobili abitativi a reddito. I contratti residenziali di affitto finalizzati in Italia per anno sono 1,7 milioni che creano un mercato che è cresciuto del +28% in dieci anni. Le transazioni annuali sono superiori a 1 miliardo di euro l’anno. Il 2% di questo mercato è attualmente presidiato dal Gruppo SoloAffitti. Un altro dato interessante è che la richiesta di residenze in affitto è in costante crescita con la previsione di arrivare tra dieci anni, ad un rapporto 1 a 1 tra affitto e compravendita.

Digital Rent fa capo per l’80% a GSA Holding (di proprietà di Loris e Silvia Spronelli) , che detiene anche il 100% di SoloAffitti, mentre il restante 20% è rispettivamente di Francesca Cantoni (10%), responsabile dello sviluppo della rete franchising e di Alessio Riggio (10%), Cfo di SoloAffitti spa.

GSA Holding nel 2020 ha raggiunto 7 milioni di euro di fatturato consolidato, ai quali si aggiungono i 40 milioni di euro di fatturato dell’intera rete SoloAffitti.

Ricordiamo che nel luglio del 2021 alle soglie dei 25 anni di attività, SoloAffitti ha trasformato la holding del gruppo in Spa e formalizzato un doppio aumento di capitale. In altre parole la società è passata da 120mila a 2 milioni di euro. Inoltre, è stata trasformata la società holding del gruppo in una società per azioni, modificandone anche la denominazione sociale: SH srl è diventata GSA Holding spa e anche per essa è stato deciso un importante aumento di capitale sociale, passato quindi da 274.280 a 2milioni di euro.

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