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Mobilità internazionale: la città europea preferita dai giovani è… 

Mobilità internazionale: la città europea preferita dai giovani è…

Berlino è la città più ricercata dagli italiani che vogliono spostarsi all’estero, seguita da Barcellona, Parigi, Amsterdam, Monaco e Madrid.

Si parla di ricercata perché il parametro per definire la popolarità di queste città europee è, infatti, il numero di ricerche dei giovani interessati a trasferirvisi per studio o lavoro, che la piattaforma HousingAnywhere ha raccolto e ordinato in uno studio.

Grazie alla ripresa del turismo e all’abolizione delle restrizioni sui viaggi, la mobilità internazionale sta superando i livelli del pre pandemia, e sono molti i giovani italiani che sognano di trasferirsi all’estero all’alba della nuova stagione accademica e lavorativa.

In 8 anni la mobilità internazionale cresce del +41,8%

Secondo i dati della società, il fenomeno della mobilità internazionale  è letteralmente esploso: dal 2013 al 2021 il trasferimento dei neolaureati per motivi lavoro è aumentato del 41,8% e la Commissione europea, attenendosi a questa tendenza, ha stanziato per il programma Erasmus+per il periodo 2021-2027 ben 28,4 miliardi di euro. Per il 2014 – 2020, la cifra si attestava a 14,7 miliardi di euro, quasi la metà, sintomo che la previsione per il futuro è in forte crescita.

Secondo HousingAnywhere, l’aumento della domanda di alloggi ha messo a dura prova un sistema di affitti già rigido, che rimane inadeguato per i molti giovani che decidono di trasferirsi all’estero (secondo le previsioni della Commissione europea, entro il 2027 saranno più di 10 milioni). Dall’altro lato, l’aumento senza precedenti del canone di affitto nelle capitali europee, che rappresenta la voce di costo più onerosa da sostenere per i fuori sede.

Partnedo dal suo bacino di dati, la piattaforma ha quindi  individuare le 10 mete più gettonate dai giovani italiani all’estero e i loro costi abitativi. 

Berlino e Barcellona trainano la classifica

Secondo i dati di HousingAnywhere, Berlino e Barcellona, rispettivamente prima e seconda destinazione nelle ricerche dei giovani italiani, si confermano come importanti poli di attrazione per i giovani. Berlino, caratterizzata da una fervente scena imprenditoriale sostenuta da una miriade di startup e da una vivace scena culturale e artistica, si colloca tra le città più ambite dai giovani italiani desiderosi di trasferirsi all’estero.

Dall’altro lato, si assiste a una crescita di Barcellona che, rispetto alle ricerche del 2020 sulla piattaforma HousingAnywhere, sale dalla quinta alla seconda posizione, scavalcando addirittura la blasonata Parigi.

Sarà forse merito del suo patrimonio artistico, del suo clima mediterraneo e dell’atmosfera cosmopolita, che incoraggiano molti giovani a scegliere un ambiente per certi versi più simile a quello italiano. Se il testa a testa è particolarmente sentito per quanto riguarda il numero di ricerche sulla piattaforma – più di 25 mila per entrambe – la leva economica gioca a favore di Barcellona in merito ai prezzi di affitto. Secondo gli ultimi dati del Rent index di HousingAnywhere, nella città catalana il prezzo medio per le stanze private è di 550 euro e di 1000 europer i monolocali, mentre a Berlino le cifre sono più alte, e raggiungono  i 600 euro per una stanza e ben 1237 euro per un monolocale.

 

Parigi, Amsterdam e Monaco le città  più care in lista

Parigi, Amsterdam e Monaco di Baviera si classificano tra le prime 5 città più desiderate, ma stabiliscono un record a sé stante, aggiudicandosi i gradini più alti del podio relativo ai prezzi di affitto.

Parigi, con le sue università tra le più rinomate al mondo e il suo fascino senza tempo, si posiziona al terzo posto e conquista molti studenti e giovani lavoratori che, forse rapiti dal suo incantesimo, sarebbero anche disposti a pagare un affitto di 1368 euro per un monolocale o di 740 euro euro per una stanza privata, sempre secondo il Rent index di HousingAnywhere.

Tuttavia, è Amsterdam, la quarta città classificata, ad essere la destinazione più costosa in assoluto: per un monolocale il costo medio è di 1800 euro al mese, mentre per un posto letto si pagano 800€. Tra i motivi di questo impressionante prezzo, la scarsità di alloggi offerti a paragone con la domanda esorbitante di spazi abitativi per studenti.

Monaco, la capitale bavarese, chiude la classifica delle cinque mete più ambite, raggiungendo inaspettatamente i prezzi di Parigi con 1350 euro medi per un monolocale e 775 euro per un posto letto.

Madrid sale in vetta, Londra cade dal podio dopo la Brexit

La rimonta più significativa rispetto alle ricerche del 2020 è quella dell’elegante Madrid, che nel 2022 ottiene il sesto posto in classifica rispetto al diciassettesimo di due anni prima.

La capitale spagnola, avvolta da un vero e proprio rinascimento, offre prezzi abbordabili se comparati a quelli delle altre capitali europee: il costo medio per un monolocale scende a 810 euro, mentre le stanze private sono affittabili a 508 euro, un buon affare per godersi divertimento, storia e cultura senza compromessi.

Il tonfo più sonoro appartiene invece a Londra, che nel 2020 era in assoluto la prima città nelle ricerche, ma, complice la Brexit, i conseguenti rincari, e la difficoltà di accesso alle sue università, cade ora al settimo posto, poco sopra Vienna, Bruxelles e Dublino che chiudono la classifica.

Le mete in fondo alla top 10 delle ricerche, infine, riservano alcune sorprese: Vienna, con i suoi 490 euro mensili, è la più economica della lista per un posto letto, mentre il primato per i monolocali più convenienti spetta invece a Bruxelles, con i suoi 780 euro mensili, inferiori al costo mensile di una stanza ad Amsterdam.

“Città come Amsterdam, Parigi, Monaco e Berlino hanno registrato aumenti onerosi negli ultimi 12 mesi, con aumenti dei prezzi dei monolocali dal 40,7% (Parigi) al 50% (Amsterdam). La tendenza al rialzo vale, anche se in misura minore, anche per altre destinazioni ed è dovuta principalmente a due fattori: l’inflazione galoppante e l’eccesso di domanda di alloggi a medio e lungo termine”, commenta Djordy Seelmann, ceo di HousingAnywhere. “Tuttavia, bisogna considerare che la mobilità internazionale sta diventando una scelta di vita. Programmi come Erasmus+ sono straordinari strumenti di coesione a livello internazionale ed è giusto che siano adeguatamente supportati dalle amministrazioni locali: è quindi fondamentale regolamentare adeguatamente il sistema degli affitti turistici e residenziali, in modo che i giovani possano ambientarsi adeguatamente nelle loro nuove città e vivere esperienze dall’incomparabile valore formativo.”

 

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