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Al via le domande per realizzare nuove Case delle tecnologie emergenti 

Al via le domande per realizzare nuove Case delle tecnologie emergenti

Per il rifinanziamento della misura il ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha stanziato 80 milioni di euro destinati ai comuni coperti dalla rete banda ultralarga che, insieme a università, centri di ricerca e imprese, puntano a sviluppare programmi di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico verso startup e Pmi, basati sull’utilizzo della blockchain, Ia, internet of things, crypto asset, il 6G e le tecnologie quantistiche.

Il programma di supporto alle tecnologie 5G promuove centri di trasferimento tecnologico, le cosiddette Case delle tecnologie emergenti per coniugare le competenze scientifiche delle università e degli enti di ricerca con le esigenze delle imprese.

Interventi rivolti ai comuni

Gli interventi sono rivolti ai comuni, quali soggetti beneficiari, nei quali è presente una rete a banda ultralarga in tecnologia mobile 5G, in qualità di capofila di un partenariato composto da università e/o centri di ricerca italiani e imprese, Pmi e/o start up costituite italiane o con una sede operativa sul territorio italiano.

Tale partenariato dovrà sviluppare progetti di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico all’interno della Casa delle tecnologie emergenti, finalizzati a coniugare le competenze scientifiche dell’università e dei centri di ricerca con le esigenze del tessuto imprenditoriale e dei settori che si ritengono strategici al fine di aumentare la competitività dei territori.

Sul portale Mise le specifiche per partecipare al bando.

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