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Maiora: nel 2023 previsto un aumento diffuso dei prezzi delle case 

Maiora: nel 2023 previsto un aumento diffuso dei prezzi delle case

I prezzi delle case al metro quadro sono aumentati in tutta Italia nel corso del 2022, avviando un trend di crescita che si prevede possa continuare anche nei primi sei mesi del 2023.

Lo stabilisce l’annuale report previsionale di Maiora Solutions, startup innovativa specializzata nello sviluppo di strumenti di intelligenza artificiale e analisi avanzata dei dati per aziende di diversi settori, che ha analizzato oltre 600 mila annunci di vendita nelle 30 principali città italiane, relativi al periodo gennaio-dicembre 2022.

Valori di crescita che comprendono anche il mercato delle locazioni, i cui prezzi nel 2022 hanno presentato il segno positivo pressoché ovunque nelle principali città della Penisola, con eccezioni però rilevanti, come Roma e Milano.

Nel 2023 diffuso incremento dei prezzi di vendita

L’indagine relativa alle le tendenze dei prezzi degli immobili nei primi mesi del 2023 è stata effettuata partendo dall’analisi sulla variazione dei prezzi al metro quadro di 30 città italiane nel corso del 2022, tra gennaio e dicembre.

Il report ha cercato anche possibili correlazioni tra le variazioni di prezzo avvenute nel corso dell’anno, la collocazione geografica e la grandezza delle città in base al numero di abitanti. L’indagine ha analizzato oltre 600 mila annunci di vendita di ogni tipologia di abitazione: monolocali, bilocali, trilocali e quadrilocali.

I risultati indicano per il 2023 una previsione di incremento dei prezzi di vendita per un largo numero di città italiane analizzate, tra cui Milano, Roma che hanno chiuso il 2022 con un +4% di aumento medio. Interessante è il caso di Torino, che ha chiuso lo scorso anno con un +8%, dopo anni di contrazione del mercato residenziale, e che anche nel 2023 è attesa a confermare la crescita. Eccellenti exploit anche a Bolzano (+15%)Campobasso (+12%), Reggio Emilia (+12%)Bari, Potenza e Reggio Calabria (+6): città attese a confermare il trend positivo.

Sono due le città italiane più in difficoltàVenezia, il cui costo del mattone è sceso del -18% nel 2022 e non mostra segnali di ripresa, e Catanzaro, che pure aveva chiuso il 2022 con un +2%, ma le previsioni portano a ipotizzare un segno negativo, almeno in questi primi mesi del 2023.

Al nord e centro i prezzi più elevati

Secondo l’indagine, nel 2022 nord e centro hanno presentato un livello medio dei prezzi più elevato e in linea tra le due aree, intorno ai 2.500 euro al metro quadro.

Il prezzo medio aggregato delle città del sud Italia risulta essere inferiore di circa il 40-45% rispetto a quelli di centro e nord Italia, circa 1.400 euro al metro quadro.

Affitti in crescita, tranne che a Roma e Milano

Il 2022 ha visto un generale aumento dei prezzi degli affitti nelle città italiane, ma con gli interessanti distinguo di Roma e Milano dove invece i costi diminuiscono in quasi tutte le tipologie di abitazione.

A livello generale, nel nord Italia, dove sono stati monitorati circa 205 mila annunci di locazione, si rileva un incremento rilevante dei prezzi mensili di affitto per tutte le tipologie di abitazione e in particolare per bilocali e quadrilocali, che segnano un +8%Monolocali e trilocali hanno invece registrato rispettivamente un +6% e +5%.

Per le quattro tipologie di abitazioni considerate, i prezzi mediamente cresciuti di più sono a Bologna, Brescia, Parma, Torino, Verona e Udine, soprattutto per gli immobili di piccole dimensioni: l’affitto di un monolocale a Bologna è cresciuto nel corso del 2022 del +32%, +26% a Brescia, + 25% a Verona, +22% a Parma e Torino, addirittura +37% a Udine.

Situazione differente nel centro Italia dove, attraverso il monitoraggio di più di 135 mila annunci, si sono registrati, in media, aumenti a doppia cifra dei prezzi di affitto per monolocali (+20%), i bilocali (+20%) e trilocali (+27%) e Quadrilocali (+27%)Firenze è la città in cui si segnalano le performance maggiori: +60% per i monolocali, +64% per i bilocali, +67% per i trilocali e +58% per i quadrilocali.

Aumenti di prezzo anche nelle città del sud Italia dove nel 2022 sono stati monitorati circa 160 mila annunci di immobili in locazione. Gli aumenti maggiori si rilevano per i bilocali (+10%), mentre le altre tre tipologie di case registrano crescite comprese tra il +5% e il +7%. Solo Messina evidenzia segni negativi rilevanti, con i prezzi dei monolocali scesi del 29% nel corso del 2022.

Affitti: i casi Milano e Roma

Le due più importanti città italiane evidenziano performance in controtendenza con il resto del Paese.

Nel corso del 2022 a Milano sono scesi i costi degli affitti per i monolocali (-6%), che mediamente passano dai circa 1.200 euro di gennaio 2022 ai 1.150 euro di dicembre.

In calo del 2% anche i trilocali, da 2.350 euro a 2.300 euro, e i quadrilocali (-1%) che scendono in media da 3.800 euro a 3.750 euro al mese. L’unico aumento di prezzo riguarda i bilocali (+3%), che arrivano a 1.650 euro a dicembre 2022.

Prezzi di locazione mensile in discesa anche a Roma. Infatti, il canone di affitto dei monolocali è passato dai circa 800 euro di inizio 2022 ai 700 euro di fine anno (-12%). Lieve la diminuzione per i bilocali (-1%), che si attestano a circa 1.000 euro, mentre restano stabili i trilocali, con un prezzo di locazione mensile pari a 1.200 euro.

In diminuzione anche i quadrilocali, che passano da 1.900 euro di inizio anno a 1.750€ di fine 2022 (-8%).

“Il 2022 è stato un anno di crescita per il mercato residenziale nazionale – commenta Andrea Torassa, fondatore di Maiora solutions –. I prezzi al metro quadro sono aumentati praticamente ovunque in Italia, per ogni tipologia di immobile, e gli indicatori ci portano a concludere che questo trend positivo caratterizzerà probabilmente anche i primi mesi del 2023. I risultati delle analisi effettuate attraverso gli algoritmi di Epona evidenziano che i maggiori incrementi di prezzo al metro quadro hanno riguardato le città del Nord Italia, con Milano che prosegue la sua corsa e registra un +4% nel 2022 rispetto all’anno precedente, con previsioni positive anche per il 2023. Ci sono però distinguo interessanti: la crescita media ha interessato anche Torino, con un aumento dell’8%, città che negli scorsi anni era rimasta pressoché immobile, mentre Venezia registra un crollo pari al -18% e anche il primo semestre di quest’anno si annuncia negativo. Al Sud, Napoli e Palermo hanno registrato performance positive: +3% è l’aumento medio dei prezzi al mq, trend che con tutta probabilità continuerà anche in questi mesi. Campobasso è però la città che presenta l’exploit più rilevante, +12%, un dato rilevante visto che nel 2021 è stata tra le città più in difficoltà”.

 

 

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