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La Generazione Z cerca case poco costose; i Millennials l’equilibrio tra prezzo e quartiere 

La Generazione Z cerca case poco costose; i Millennials l’equilibrio tra prezzo e quartiere

Comprare casa è sempre più difficile: con i nuovi rialzi dei tassi dei mutui e la progressiva riduzione del reddito reale a causa dell’inflazione, il potere d’acquisto degli italiani si è ridotto e nei prossimi mesi la situazione non può che peggiorare. Se è questo l’attuale scenario in cui si muovono gli italiani cosa cambia in base all’età di chi cerca casa? Dove.it – la prima agenzia immobiliare digitale nata in Italia – ha esaminato le compravendite intermediate dall’agenzia nell’ultimo anno, scoprendo che la Generazione Z punta al piccolo, i Millennials sognano una casa senza compromessi, ma gli immobili più grandi e belli sono appannaggio delle generazioni più adulte.

Provando a capire come variano le caratteristiche della casa acquistata in base all’età, Dove.it ha scoperto che, senza alcuna sorpresa, il prezzo resta la principale variabile per determinare la scelta: i più giovani hanno capitali inferiori e devono, in misura maggiore, accontentarsi.

La Gen Z – quella che comprende i nati tra il 1997 e il 2012, quindi gli under 26 – è quella che ha un budget più contenuto (poco più di 126 mila euro) ed è quella che meno può permettersi elementi di “lusso” come il giardino o il terrazzo. Uno su due, perlomeno, non rinuncia al balcone. Interessante notare, inoltre, che uno su quattro acquista un immobile in centro città – forse perché non possiede la macchina e punta ad avere servizi e movida a portata di mano; questa comodità è compensata da “soli” 76 metri quadri di dimensioni medie.

La situazione migliora solo in parte tra i Millennials – che pure annoverano gente che ha già compiuto i 40 anni e quindi dovrebbe potersi permettere di spendere di più. Quel che emerge è un’attenzione maggiore alla qualità dell’immobile: non a caso, sono loro a spendere di più per metro quadro, circa 1.800 euro di media. Puntano al classico trilocale – 102 i metri quadri, in media – e, perlomeno, il 65% del totale di questi immobili è dotato di balcone.

La solidità economica sembra appartenere soprattutto alla Generazione X. Questo gruppo di acquirenti – di età compresa tra 43 e 58 anni – è quello che compra gli immobili più grandi (113 metri quadri) e, conseguentemente, spende di più: il suo budget medio d’acquisto ammonta a 203.600 euro. Si tratta, inoltre, della classe d’età che appare più interessata ad avere spazi all’aria aperta: quasi una compravendita su quattro (24,9%) si riferisce ad immobili con giardino.

I Baby Boomer – nati a partire dal 1964 – non hanno magari più bisogno di grandi spazi (la dimensione media è di poco più di 90 metri quadri e il prezzo medio ammonta a 161.300 euro) ma, in oltre un caso su tre, acquistano una casa che è in centro città (34%); una casa su 4 è provvista di terrazzo (22,4%) e ben una su due di balcone (58,2%).

“Il rallentamento del mercato rilevato già alla fine dello scorso anno e che, con tutta probabilità, permarrà anche in tutto il 2023 – dichiara Paolo Facchetti, ceo e founder di Dove.it – ha come responsabile principale l’aumento del costo dei mutui. Se, mediamente, gli italiani finanziano un importo pari a circa 138 mila euro è evidente che per i giovani la situazione sia più complicata rispetto agli adulti. Chi può permettersi l’acquisto, magari aiutato dalla famiglia e dalle recenti agevolazioni del Governo, deve puntare ad un compromesso. Non sarà la casa della vita, ma per molti rappresenterà un primo risparmio forzoso su cui costruire la propria solidità patrimoniale”.

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