Umbria e Toscana attraggono clienti sempre più internazionali per le seconde case di lusso 

Destinazione d’eccellenza, nel 2023 l’Italia è stata scelta da oltre il 20% di turisti stranieri attratti dal lifestyle italiano e dalle tante ricchezze storico-artistiche-enogastronomiche. A sottolinearlo è uno studio realizzato da Enit condotto da Unioncamere con il supporto tecnico di Isnart, che evidenzia l’espansione di un turismo del lusso in grado di intercettare e beneficiare del potere finanziario degli high spender.

Lo stesso andamento è stato riscontrato nel mercato immobiliare delle seconde case di prestigio e il trend appare in crescita: si cerca una seconda casa dal sapore autentico in cui trascorrere le vacanze o come investimento, mettendola a reddito attraverso locazioni lunghe o brevi. Già dal 2022 si è riscontrato un forte un aumento dell’interesse da parte degli acquirenti stranieri che hanno scelto di investire in Italia, attratti dallo stile di vita e dalle bellezze del Bel Paese come pure da prezzi più competitivi rispetto alle loro nazioni d’origine.

Dati confermati anche dal network immobiliare Great Estate, specializzato nelle compravendite internazionali di proprietà di prestigio in Umbria e Toscana: il sogno di vivere in un casale in campagna, come pure la suggestione di abitare in un borgo antico hanno trainato le ricerche della clientela acquirente nazionale e internazionale nel 2023. Si è trattato principalmente di acquisti di seconde case, da utilizzare per trascorrervi dei periodi di relax e, spesso, da mettere a reddito.

Per quanto riguarda i trend di ricerca,  spiccano la sostenibilità, per una vacanza a basso impatto ambientale, in cui il territorio viene rispettato, valorizzato e scoperto; la scoperta di sapori e lifestyle; il relax con la possibilità di esplorare i borghi d’arte. E poi ampi spazi, tanto verde, una bella piscina, la possibilità di coniugare benessere e convivialità. o godere di viste mozzafiato della campagna senese da cui raggiungere la vicina Val d’Orcia, patrimonio Unesco.