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City Builder Game: videogiochi per immobiliaristi-bit di oggi e domani 

City Builder Game: videogiochi per immobiliaristi-bit di oggi e domani

Natale si avvicina, ai piedi dell’albero si accumulano sacchetti. Tra i giochi in scatola, quelli con trama immobiliare sono molto ricercati. Lo stesso, però, si può dire dei city builder game, giochi elettronici che possono trovare posto sotto alberi virtuali, e che hanno come scopo principale quello di costruire dei veri e propri imperi immobiliari.

Alla base ci sono i gestionali, termine che definisce un game-playng dove si diventa proprietari di un edificio, di un’impresa o in questi casi specifici di una città. Considerando che a costruire case (virtuali) sono capaci più o meno tutti, i city builder game aggiungono qualcosina in più alla natura immobiliare, perché spesso i giocatori devono considerare le necessità dei cittadini e migliorare la loro vita quotidiana per costruire imperi prosperi e felici.

Ad esempio molti city builder game chiedono ai giocatori di procurare cibo e servizi agli abitanti, di pianificare le risorse, di organizzare la vita quotidiana al meglio, di smaltire i rifiuti, creare strutture stradali efficienti e molto altro ancora.

Solo pianificando al meglio ogni aspetto le città possono espandersi e, di conseguenza, il gamer può vincere la sua partita.

5 fra i più amati city builder game di sempre

Banished

Banished della Shining Rock Software costa 19.99 dollari e immerge il giocatore in una vera e propria storia. Un gruppo di persone è stato infatti bandito dal proprio villaggio in un medioevo non ben specificato. Per sopravvivere deve costruire una nuova comunità, ma tutto è ridotto all’osso: mancano le materie prime, non c’è luce e i pericoli sono in agguato. Scopo principale del game è quindi proteggere gli esuli, per dare loro un futuro prospero in un nuovo villaggio.

City Skylines

City Skylines della Paradox Interactive costa 29.99 dollari ed è da molti considerato il nuovo SimCity. Punto di forza di questo gioco è la grande quantità di simulazioni che permette di fare, come quella del traffico, del lavoro dei cittadini eccetera. Del resto si diventa sindaci della città e più richieste vengono soddisfatte, più gli immobili ‘classici’ come le case o le fabbriche si trasformeranno in skyline, grattacieli dall’enorme valore immobiliare.

Simpson Springfield

Protagonista di questo videogioco è lei, la città di Springfield che Homer Simpson ha distrattamente distrutto sbagliando qualcosa alla centrale nucleare. Compito del gamer è ricostruirla e renderla un bel posticino com’era prima. Il gioco è gratuito e scaricabile via app.

Township

Township è un game gratuito, anche se alcuni upgrade possono essere acquistati. Scopo è sempre quello di costruire una città, ma in questo caso bisogna prestare molta attenzione al commercio. Si dovrà infatti sostenere prima di costruire, mietere il raccolto, lavorarlo negli stabilimenti e produrre la ricchezza che serve per costruire i nuovi immobili della nuova città.

Anno 2070

Dalla campagna di Township allo scenario futuristico di Anno 2070 della Ubisoft, game proposto al costo di circa 5 euro che chiede di costruire edifici a dir poco megalomani. L’uomo ha infatti generato molti danni ambientali, i mari si sono alzati e i mutamenti climatici hanno reso parecchi luoghi del pianeta inospitali. Ecco perché bisogna costruire la città del futuro e anche riattivare il commercio e l’impresa, catena di montaggio con robot inclusa.
SimCity
Last but not least il classico dei classici, un po’ il Monopoly dei videogame gestionali: SimCity. Nel corso del tempo sono uscite parecchie versioni, ma lo scopo principe è sempre quello delle origini: creare la città dei propri sogni e cambiare in meglio la vita dei Sim che andranno ad abitarla, al costo di circa 19 euro. Nell’ultima versione disponibile SimCity introduce anche GlassBox, una tipologia di simulazione che permette di agire direttamente nella vita degli abitanti e delle città.

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