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Start up e pmi: ok il beneficio fiscale dal 30% al 50% per chi investe 

Start up e pmi: ok il beneficio fiscale dal 30% al 50% per chi investe

Il governo ascolta e nel Decreto Rilancio eleva il beneficio fiscale dal previsto 30% al 50% per chi investe nelle start up e piccole medie imprese.

Le misure recepite erano state proposte da Italiastartup, Assofintech a altre associazioni e spicca l’innalzamento del beneficio fiscale dal 30% al 50% per chi investe nell’aumento capitale di capitale di una startup o PMI innovativa.

Si tratta di un regime alternativo rispetto a quello in vigore, riservato alle sole persone fisiche e per un importo massimo detraibile che non può essere maggiore 100 mila euro (le quote inoltre devono essere detenute per almeno 3 anni).

Da considerare che perché la norma sia applicabile è necessario attendere il regolamento attuativo che il MISE deve rilasciare entro i prossimi 60 giorni.

Prolungato di un anno il periodo di permanenza nel registro delle start up innovative

Secondo l’art 38 comma 5 prevede inoltre l’allungamento di un anno il periodo di permanenza nel registro delle startup innovative.

Più in generale, ai fini di incoraggiare la patrimonializzazione, a tutte le PMI (ma solo a quelle che fatturano da 5 a 50 milioni e che abbiano ridotto il fatturato di almeno il 33% in Marzo e Aprile 2020) sono riconosciuti (art. 26):

  • detraibilità per le persone fisiche (e deducibilità per quelle giuridiche), per il solo 2020, del 20% della somma investita nell’aumento di capitale sociale (che deve essere di almeno 250 mila euro) di una o più Spa, Srl (anche Srls), o Sas, che non operino nel settore bancario, finanziario o assicurativo. L’investimento massimo non può eccedere l’importo di 2 milioni.
  • a seguito dell’approvazione del bilancio per l’esercizio 2020, un credito d’imposta pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale di cui sopra e comunque con un tetto massimo di 800.000 euro.

Alle altre misure presenti in bozza si aggiungono lo stanziamento di 200 milioni per il Fondo di sostegno al Venture Capital (per investimento non solo in equity ma anche in debito e in prestiti convertibilli), un fondo di 4 milioni per i videogames e l’abbassamento del limite di accesso allo startup Visa da 1m a 500 mila e a 250 mila per le startup innovative (strumento che consente di dare un visto residenziale ai cittadini extra UE che investono in società di capitali italiane, peraltro pochissimo utilizzato in passato).

Infine, viene costituito il Fondo per il Trasferimento Tecnologico attuto da Enea Tech, con dotazione iniziale per il 2020 di 500m.

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