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Trasformazione digitale: le imprese puntano al 5G, all’Ai e… 

Trasformazione digitale: le imprese puntano al 5G, all’Ai e…

Per qualcuna può essere la dotazione di un computer quantistico, per altre il passaggio al 5G, per altre ancora l’intelligenza artificiale per alleggerire i carichi di lavoro: qualunque sia la scelta, la percentuale delle imprese globali che ha attivato strategie di trasformazione digitale ha toccato la quota del 70%. 

A capire quali sono le tecnologie digitali più appetibili e in quale grado sono state inserite nelle imprese ci ha pensato  WalkMe.com che ha intervistato 1.303 imprenditori, per analizzare i trend di spesa dei diversi paesi e scoprire dove vengono investiti i soldi e da chi, approfondendo in parallelo i dati del Digital future index 2021-22.

È emerso che le tecnologie digitali in cui gli imprenditori investono di più sono il 5G per il 32,9%, l’internet delle cose (IoT) per il 21,9%, l’intelligenza artificiale per il 14,5%, la biometrica per il 12,7%, il computing quantistico per il 7,9%, l’immersive technology (la tecnologia che si amplia a realtà alternative) per il 6,6% e la blockchain per il 3,4%.

 Secondo WalkMe.com, la vetta del 5G non stupisce, in quanto si tratta di una tecnologia ormai disponibile in 112 paesi del mondo e che è oggi arrivata a coprire il 49,2% degli Stati Uniti.

 Al secondo posto c’è l’internet of things, con il 21,9% dei partecipanti che la sceglie come principale area di investimento. La IoT comprende lo studio, progettazione e realizzazione di qualsiasi dispositivo fisico connettibile a Internet, dagli aeroplani ai computer, dalle lampadine ai giocattoli per bambini.

 L’intelligenza artificiale si posiziona al terzo posto con il 14,5% delle persone interessate a investire. Il settore dell’Ia sta crescendo rapidamente sotto forma di auto a guida autonoma, aspirapolvere intelligenti, assistenti vocali (es. Alexa e Google home) e molto altro.

 Dal punto di vista geografico, i paesi che investono di più in tecnologia sono gli Stati Uniti con 84,6 mld di euro, la Cina con 40,7 miliardi,  il Regno Unito con 8,6 miliardi, Israele con 4,1 miliardi e il Canada con 3,7 miliardi di euro.

A questo link il report completo.

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