Il 90% degli italiani vorrebbe sostituire la carta con il digitale, rispetto al 73% dei francesi e all’82% dei tedeschi. Guardando però alla diffusione della firma elettronica, il primato per percentuale di utilizzo spetta alla Francia con l’87%, seguita da Italia (75%) e Germania (61%).
Per quanto riguarda il contesto di utilizzo, in tutte le nazioni è usata soprattutto per gestire attività amministrative di routine, mentre al secondo posto in Italia (34%) e Francia (40%) ci sono le assicurazioni e in Germania la firma online di procure (34%). Utili anche per acquisti e affitti di case e auto: in particolare la Francia è dove viene maggiormente per gli immobili (16%), mentre l’Italia è al primo posto tra le nazioni che la usano per firmare in pdf contratti legati ai veicoli (9%).
I motivi per cui è utilizzata maggiormente in tutte e tre le nazioni sono: la possibilità di firmare ovunque, la maggiore rapidità e anche l’impatto positivo sull’ambiente dovuto al risparmio di carta. L’Italia è invece la nazione per cui è più importante la sicurezza: il 29% degli italiani crede infatti che la firma elettronica consenta un’autenticazione più sicura, mentre il 21% crede che garantisca una maggiore protezione dei dati rispetto alla carta.
Infine francesi, tedeschi e italiani credono che sia prioritaria la diffusione della firma elettronica per i documenti legati alla pubblica amministrazione. Gli Italiani sono anche molto interessati alla diffusione del suo utilizzo nel mondo del banking e della finanza (51%), seguiti dai Francesi (43%), mentre sono più freddi su questo aspetto i tedeschi. Nel settore sanitario vorrebbero vederla diffusa gli Italiani (47%) e i tedeschi (45%), mentre sono più scettici i francesi (31%).
Yousign ha quindi individuato alcuni traguardi della vita di una persona, indicando come e perché la firma elettronica può essere una soluzione adeguata.
L’affitto della casa da remoto (anche all’estero) con il codice Otp
Affittare una casa, soprattutto per gli studenti o i giovani lavoratori, può risultare complicato, tra prezzi alle stelle e salari non allineati alla risposta del mercato. Eppure, nonostante le difficoltà del momento, andare a vivere da soli è storicamente considerato un momento fondamentale del percorso di vita e prevede una serie di certificati e autorizzazioni indispensabili all’avanzamento delle pratiche, che potrebbero però intimorire i futuri inquilini.
In questo caso, la soluzione di Yousign consente di apporre la propria firma anche da remoto, cliccando sul link e inserendo il codice Otp ricevuto via Sms. Il tutto in conformità con alcuni criteri che stabiliscono la legalità dei processi: l’autenticazione dei firmatari, la prova del consenso e il dossier di prova per garantire l’integrità del documento.
Dai documenti di lavoro al remote-working: la firma elettronica in ufficio
Yousign ha quindi evidenziato l’utilità nel mondo del lavoro, per esempio alla firma del contratto con un’azienda, che potrà così rendere digitali tutti quei documenti che si trasmettono tra futuri dipendente e datore e che certificano la validità del rapporto intrapreso e successivi adempimenti.
Trasportare online la firma di queste pratiche, oltre ad accorciare le tempistiche, risponde anche alle nuove esigenze del mondo del lavoro, dove sempre più imprese stanno adottando, parzialmente o del tutto, il remote-working e dove l’ufficio fisico non è più un elemento imprescindibile.
In questo contesto, anche i documenti cartacei diventano digitali, accelerando un processo di dematerializzazione che è in atto da tempo e che lo sviluppo dello smart working ha reso irreversibile.
Sempre stando ai dati di Yousign e Ipsos, in Italia per il 27% degli intervistati le procedure amministrative legate al lavoro sono un valido motivo per introdurre l’e-sign, mentre il 15% ha fatto riferimento alla firma di contratti.
“Firmare un documento è sempre un atto importante, perché prevede un’assunzione di responsabilità a prescindere dalle circostanze. Ci sono poi alcuni momenti, come il primo contratto di lavoro o l’affitto di un immobile, che oltre a essere importanti hanno anche un grande valore emotivo, perché costituiscono quello che un giorno sarà un ricordo prezioso – commenta Nam Hing Chau, marketing manager Italy di Yousign – Spesso, però, le persone non sono a conoscenza degli strumenti che oggi abbiamo finalmente a disposizione, oppure non ne conoscono appieno il valore: quando abbiamo scelto di diffondere il nostro servizio nato per le imprese anche ai consumatori l’abbiamo fatto anche con l’intenzione di educare ai vantaggi della firma online, che oltre a essere sostenibile e di semplice esecuzione è anche garantita da un punto di vista giuridico e legale, cioè vale proprio come un autografo”.
Queste sono solo alcune delle situazioni in cui il consumatore potrebbe giovare dell’introduzione della firma elettronica: gli italiani intervistati nella ricerca Ipsos hanno individuato anche altre occasioni, come il prestito bancario, la firma di documenti e referti sanitari, la stipula di un’assicurazione e le attività amministrative routinarie.
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