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Dove.it chiede a Blasco Pulieri (Casa a prima vista) quali sono i dubbi degli italiani che comprano casa 

Dove.it chiede a Blasco Pulieri (Casa a prima vista) quali sono i dubbi degli italiani che comprano casa

In un momento complicato per il comparto immobiliare italiano – mutui più cari, compravendite diminuite – i dubbi degli italiani alle prese con l’acquisto di un’abitazione non possono che aumentare.

Lo scenario è riportato da Dove.it, che ha raccolto le domande più ricorrenti tra gli utenti del suo servizio di consulenza all’acquisto e le ha girate a Blasco Pulieri, area manager di Dove.it e agente immobiliare protagonista di Casa a Prima Vista, la competizione televisiva di Real Time, disponibile su discovery+, che lo vede sfidarsi con altri professionisti per aiutare clienti in cerca del loro appartamento dei sogni.

1. Come faccio a essere sicuro che sia la casa giusta?
Questa è la domanda delle domande: “la casa perfetta non esiste, esiste quella giusta” – dichiara Pulieri. Razionalmente, è possibile prendere una decisione scomponendo questo macro-quesito in parti più semplici. Si valuterà, ad esempio, com’è abitato lo stabile, se il quartiere è sicuro e dotato dei servizi di cui avremo bisogno, se possiede i “must have” per noi imprescindibili e se il prezzo è sostenibile per i nostri redditi. Una volta risposto a queste domande, però, si deve far prevalere le emozioni. “Spesso basta una visita sola: entri dalla porta d’ingresso e in un secondo “ti ci vedi”, senti qualcosa che ti fa decidere per l’acquisto. Il mio consiglio, al netto delle esigenze oggettive, è di seguire la pancia.”

2. Il prezzo di vendita è corretto? Come si stabiliscono i margini di trattativa?
I soldi da spendere rappresentano sempre il dubbio principale di chi è alle prese con un acquisto. Normalmente, il margine di trattativa rispetto alla richiesta iniziale fissata dal venditore varia in base a diversi fattori: dall’appetibilità dell’appartamento sul mercato cittadino alle condizioni dell’immobile, dal tempo già trascorso da quando l’annuncio è online alla corretta valutazione fatta dal venditore. Questo, in particolare, è un elemento da non sottostimare se siamo noi i venditori: non è più tempo di valutazioni legate al valore affettivo. “Con l’utilizzo delle nuove tecnologie, che permettono di incrociare tutti i dati del mercato, vendere partendo da subito da una corretta valutazione è il primo passo – fondamentale – per chiudere velocemente e bene la compravendita”.

3. Compro per mettere a reddito: qual è la tipologia di immobile più conveniente?
“I mercati delle città più grandi, come Milano e Roma, sono in grado di assorbire tutte le tipologie di investitori: dall’utilizzatore finale a chi compra per farne una casa vacanze, da chi compra per affittare a studenti a chi sceglie la locazione di lungo periodo”. Non tutti i quartieri sono uguali: quelli con le opportunità maggiori sono quelli in cui sono presenti servizi, scuole, mezzi pubblici. “Attualmente il mercato delle case vacanze, anche in vista del prossimo giubileo, è catalizzatore di buona parte delle richieste che riceviamo su Roma. La tipologia più ricercata è quella del bilocale – immobile che garantisce un ritorno maggiore sull’investimento – possibilmente in zone centrali o storiche. Ma la domanda è talmente alta che tutte le zone lungo le metropolitane, anche se distanti dai punti di interesse, sono ambite”. Le periferie residenziali, in cui il rapporto tra il prezzo di acquisto e i canoni di locazione è più vantaggioso, sono perfette per chi punta agli affitti di lungo periodo.

4. Posso comprare una casa che proviene da un atto di donazione?
La risposta è sì, ma consapevoli dei rischi. L’atto di donazione non si esaurisce nel rapporto tra colui che dona e il beneficiario, ma coinvolge anche altri soggetti legittimari che potrebbero agire in giudizio per rivendicare il proprio diritto. Ognuno di loro ha diritto di esercitare l’azione entro 20 anni dalla donazione: questo implica la possibilità che la compravendita venga contestata. Conseguenza di questa situazione di incertezza è un probabile rifiuto delle banche di concedere un mutuo su un immobile donato. “Per evitare rischi di questo tipo è bene che il notaio incaricato di gestire gli atti faccia tutte le verifiche preliminari necessarie ad escludere eventuali criticità e possibili rivendicazioni. Esistono, inoltre, assicurazioni ad hoc che coprono il periodo tra l’atto di vendita e il termine ultimo in cui esercitare azioni legali, tranquillizzando tanto gli acquirenti quanto le banche.”

5. Ci saranno ancora agevolazioni per gli under 36?
“Purtroppo no, il bonus prima casa, pensato per favorire l’autonomia abitativa dei giovani non è più in vigore. Per chi ha meno di 36 anni e un indicatore Isee entro i 40 mila euro c’è ancora la garanzia pubblica per il mutuo. Per usufruirne bisogna soddisfare tutti i requisiti che servono per ottenere le generiche agevolazioni per la prima casa, e l’importo del mutuo non deve superare i 250 mila euro. Restano inoltre valide le agevolazioni generali per l’acquisto della prima abitazione, per tutti a prescindere dall’età e dal reddito, che riducono l’imposta di registro dal 9 al 2 per cento”.

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