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Crowdfunding e Fintech

Trusters scalda i motori per l’operatività transfrontaliera 

Trusters scalda i motori per l’operatività transfrontaliera

Da start up innovativa, (la prima a controllo totalmente italiano), che, nel dicembre 2018, muoveva i primi passi nel lending crowdfunding immobiliare, oggi Trusters  è una realtà che parla con numeri alla mano, specie in termini di rimborso.

A meno di 3 anni dall’avvio dell’operatività, di cui 1 anno e mezzo circa in lockdown, gli indicatori di business comunicati dalla piattaforma sono tutti in crescita:

  • oltre 5.500 utenti registrati sul portale
  • 60 società proponenti i progetti in piattaforma
  • 143 progetti finanziati per un ammontare pari a 17.300.000
  • 100% di raccolte chiuse con successo
  • 10 mesi la durata media dei progetti
  • Roi medio annuo pari a 9,23%

55 progetti rimborsati di cui 50 in pandemia​

In tema di rimborsi, Truster riporta ben 55 progetti rimborsati, di cui 50 nel periodo di piena pandemia:

– 5 progetti rimborsati, per un totale pari a 264.759 euro, nel 2019
– 20 progetti rimborsati per un totale pari 1.531.000 euro, nel 2020
– 30 progetti rimborsati, per un totale pari 2.844.000 euro, nel solo primo semestre 2021

Per complessivi 5.086.000 € (che includono alcune cedole di interesse e rimborsi parziali già avvenuti)

“L’intuizione, avuta in tempi non sospetti, di unire i plus del digitale ai punti di forza del mattone, come asset class capace di mantenere ed accrescere, più di altri strumenti finanziari, il proprio valore nel tempo, afferma con soddisfazione Andrea Maffi, founder della piattaforma Trusters.it, si è rivelata vincente e performante, anche di fronte allo tsunami imprevedibile della pandemia. Non ci siamo mai fermati e con noi anche le società di sviluppo immobiliare che hanno continuato a portare in piattaforma progetti di valorizzazione immobiliare, riqualificazione urbanistica e territoriale”.

Non solo demolizioni e ricostruzioni, rientranti nell’ambito del sisma bonus o delle diverse forme d’incentivazione fiscale connesse al real estate, non solo ristrutturazioni e cambi di destinazione d’uso, ma anche progetti di valorizzazione di edifici rurali di borghi storici, a cui il crowd ha risposto con un entusiasmo tale da chiudere una tranche di raccolta pari a 180.000 euro in sole 4 ore.

Il progetto, presentato in piattaforma da Hara Abitare S.r.l., e citato anche nel 6° report italiano sul crowdinvesting presentato dal Politecnico di Milano è di riqualificazione di edifici rurali a uso abitativo e destinazione turistico-ricettiva, per un well-being resort ecosostenibile con la formula innovativa di albergo diffuso.

Il territorio è quello delle Dolomiti, nel Parco Naturale Adamello Brenta, riserva della Biosfera Unesco e area naturale protetta più vasta del Trentino, arricchita dalle terme curative di Comano. Il Borgo è quello storico montano di Sclemo, frazione del comune di Stenico che l’ha patrocinato.

“3 tranche di raccolta per complessive 540mila euro, chiuse in tempo record; una addirittura in 4 ore. 15 mesi la durata del finanziamento e 12,5% il rendimento atteso, a cui si aggiunge il plus, subito colto dai nostri utenti, prosegue Maffi, in termini di possibilità di contribuire a creare bellezza nei luoghi del vivere, rigenerando edifici, valorizzando le ricchezze del territorio, creando un indotto interessante, anche sul piano turistico, ancora prima dell’avvio delle vendite. Una testimonianza concreta di come il crowdfunding immobiliare sia linfa vitale, non solo per progetti immobiliari, ma anche di rigenerazione urbana, rurale e territoriale, generando valore per il sistema economico del Paese e per la collettività”.

Il crowdfunding, anche in Italia, non è più una moda del momento o un fenomeno osservato con scetticismo, ma una realtà concreta, in costante crescita, capace di rispondere alle esigenze di valorizzazione dei risparmi dei singoli e della collettività, da un lato, e di raccolta fondi per lo sviluppo progettuale dei player di settore dall’altro; è quanto emerge dall’Osservatorio del Politecnico di Milano.

Un mercato, in particolare il crowdfunding immobiliare, in cui Trusters  nel 2021 ha registrato una raccolta complessiva di circa 90k di euro, con un incremento di ben 75% negli ultimi 12 mesi rispetto all’anno precedente (fonte: 6°report sul crowdinvesting del Politecnico di Milano).

Numeri che attestano la validità di uno strumento, integrativo/complementare alle forme di finanziamento tradizionale, capace di snellezza e velocità operativa, in risposta all’eccessiva burocratizzazione, democratizzazione del processo di finanziamento di immobili, in origine prerogativa elitaria e supporto all’economia come volano di business.

Fermento per l’entrata in vigore dell’Ecsp

Infine, in tema di novità normative, c’è grande fermento da parte degli operatori per l’entrata in vigore, a novembre 2021, della regolamentazione comunitaria sulle raccolte tramite crowd. ”

L’entrata in vigore della normativa Ecsp è un segnale molto forte per il mercato, non solo del crowdfunding, con indubbi benefici per tutti gli operatori economici e la collettività, in linea con la ripresa auspicata. È l’attestazione della validità del crowdfunding, in origine osservato con scetticismo, capace in breve tempo di rispondere celermente e con efficacia alle esigenze di diversificazione finanziaria, sostenendo l’operatività e l’economia anche in lockdown. Siamo partiti con progetti su Milano, abbiamo esteso il raggio d’azione a tutta Italia e ora Trusters è pronta a giocare il suo ruolo da protagonista, anche in campo transfrontaliero”, conclude il founder di Truster.

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