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Renda, Spartan Tech, sul 110%: “Blockchain e Ai evitano le frodi” 

Renda, Spartan Tech, sul 110%: “Blockchain e Ai evitano le frodi”

Blockchain e intelligenza artificiale contro le frodi nella galassia del Superbonus 110%: questa la visione di Paul Renda, ceo di Spartan Tech, start up milanese specializzata nello sviluppo di soluzioni blockchain ad alta efficienza.

Tra i progetti Spartan Tech c’è Lifecredit, piattaforma nativa blockchain per la gestione di ecobonus e superbonus, che ha ormai superato 500 milioni di euro di crediti fiscali contrattualizzati per un totale di più di 100 mila pratiche.
A fine gennaio la società ha annunciato l’ingresso nel capitale di Horsa, realtà Ict italiana attiva nella progettazione, implementazione e gestione di soluzioni It per le imprese.
L’ingresso nel capitale risulta, di fatto, la prima operazione di investimento in Italia, da parte di un operatore industriale, nel settore della blockchain. Horsa ha acquisito il 3,4% del capitale con un investimento di 250 mila euro (pari ad una valorizzazione di 7,5 milioni di euro) mantenendo un’opzione per incrementare la quota acquistata.

Il commento di Renda: “Con la blockchain e l’intelligenza artificiale si possono evitare le frodi. Il Paese colga la criticità emerse nei controlli per il Superbonus per le ristrutturazioni del 110 per cento per fare un passo avanti nell’innovazione e non blocchi le aziende. Sono a rischio decine di migliaia di posti di lavoro. Siamo disponibili a raccontare il nostro modello.”

“Quando abbiamo lanciato Spartan Tech avevamo un progetto: aiutare migliaia di PMI nell’avere soluzioni blockchain a prezzi accessibili e abilitare massivamente l’ecosistema italiano all’uso di queste tecnologie di frontiera.

Abbiamo cominciato a lavorare sul Superbonus dall’inizio quando un importante operatore straniero ha iniziato ad investire in Italia grazie a questa misura e per avere la certezza di non incorrere in frodi e, conoscendo come nel mercato italiano le norme possano cambiare rapidamente, ci ha chiesto di sviluppare una soluzione in grado di tutelare la sua operatività.

Abbiamo creato una soluzione in blockchain proprio per perimetrare la responsabilità all’interno della filiera e mentre la stavamo sviluppando c’è parso subito chiaro che una così grande mole di dati e di pratiche gestite avrebbe necessitato di un uso di machine learning, intelligenza artificiale, che permettessero di comprendere la qualità delle pratiche e quindi dei crediti.

Grazie a queste soluzioni abbiamo aiutato i nostri clienti nell’individuare le pratiche che contenevano elementi di criticità e analizzarle a fondo in modo da scartarle solo dopo accurate verifiche.

Insieme a nostri partner, con l’utilizzo dei droni siamo inoltre in grado in massimo 48 ore di operare verifiche in loco per verificare la conformità edilizia.
Le soluzioni ci sono ed i costi oggi sono anche ininfluenti rispetto alla mole dei lavori e all’impegno economico per lo Stato.”

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