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Proptech, un affare globale da 6,4 mld di dollari 

Proptech, un affare globale da 6,4 mld di dollari

Secondo Cb Insights a partire dal 2012 le startup proptech hanno raccolto nel mondo 6,4 miliardi di dollari com 817 deal.

Il termine proptech nasce nel Regno Unito nel 2014 e fa riferimento a una realtà già ben consolidata in Europa, e da qualche anno anche in Italia dove, nonostante il ritardo rispetto ai principali comparables europei, la rincorsa sta prendendo velocità.

Proptech è letteralmente una crasi tra property, riferito alle proprietà e alla gestione dei beni immobiliari, e technology e si riferisce a quelle imprese che hanno saputo applicare soluzioni digitali al settore immobiliare per facilitare lo svolgimento dei processi.

Negli anni i maggiori portali immobiliari online hanno dimostrato di saper funzionare molto bene e in alcuni Paesi coma Italia e Spagna, di fatto hanno rivoluzionato il mercato ridefinendo il modello di business delle agenzie immobiliari in senso classico. I leader di mercato sono Casa.it, nata come costola italiana di una realtà australiana, ma ormai praticamente tricolore al 100%; Idealista, che dalla Spagna, dove è stata fondata, ha trovato nel Belpaese uno dei principali mercati di riferimento, e Immobiliare.it, probabilmente la più nota in Italia grazie anche alla pubblicità in televisione.

Il proptech non è solo applicazione di tecnologia all’intermediazione immobiliare, ma i campi dove le nuove applicazioni informatiche e di comunicazione possono essere applicate con riferimento specifico al real estate sono molteplici. Si va dalle tecnologie che aiutano nella gestione quotidiana degli edifici e delle locazioni (la gestione degli inquilini, i pagamenti elettronici dell’affitto e gli strumenti per comunicare da proprietari e inquilini), a quelle che aiutano a costruire e progettare nuovi edifici (strumenti di visualizzazione delle costruzioni, strumenti di gestione del progetto per i team di costruzione e piattaforme per la gestione di progetti). Dalle tecnologie focalizzate sull’efficienza e la sostenibilità a lungo termine dei grandi strutture (facility management), a quelle che gli investitori immobiliari utilizzano per prendere decisioni di investimento più intelligenti così come piattaforme per fare investimenti (dalle valutazioni al crowdfunding piuttosto che l’home sevices, che supporta i consumatori nella gestione delle loro case organizzando servizi di pulizia, gestione delle ristrutturazioni e servizi postali, domotica).

E ancora: ci sono tecnologie che aiutano i consumatori / aziende a trovare immobili commerciali in affitto o vendita (commercial real estate search); portali che aiutano nel processo di ricerca di residenze in vendita e per affitto a breve lungo termine long e short term retals); compagnie che offrono online assicurazioni sulla casa e sulla proprietà; tecnologie che aiutano gli agenti immobiliari ad automatizzare il loro lavoro come a esempio Cmr specifici per il settore immobiliare, piattaforme di gestione degli agenti immobiliari e strumenti di marketing.

Al di là delle diverse applicazioni, il valore aggiunto del proptech sta nel saper offrire tutta una serie di strumenti di utilizzo relativamente semplice attraverso cui sfruttare le potenzialità che la tecnologia e la Rete offrono per ridurre i costi di gestione e di conseguenza le tariffe di servizio al cliente.

Inoltre grazie alla raccolta, all’analisi e all’interpretazione di tutta la massa di dati del mercato (Big data) le proptech promettono di rivoluzionare il settore stipulando valutazioni immobiliari sempre più precise.

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