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Proptech, vendere casa ai tempi del coronavirus 

Proptech, vendere casa ai tempi del coronavirus

Il blocco alle attività imposto dall’emergenza non ha risparmiato il real estate. Quale ruolo avrà la tecnologia nel ridefinire il mercato immobiliare durante il lockdown? A questa domanda risponde il report di RockAgent che ha analizzato i dati di fruizione della propria piattaforma.

Le agenzie che non hanno adottato un approccio innovativo e sono rimaste legate alla logica del negozio su strada saranno fortemente penalizzate in queste settimane. Secondo i dati di RockAgent che si basano sulla fruizione della propria piattaforma, l’accesso ai servizi digitali offerti dalla startup – ad oggi la principale agenzia ibrida in Italia – è cresciuto del 18% e, dopo i primi giorni di panico, si è anche registrato un buon livello di richieste di valutazione da nuovi clienti. Al contrario, molte agenzie tradizionali, poco digitalizzate, hanno dovuto provare a ripensare drasticamente i servizi offerti.

Ecco quali tecnologie stanno facendo la differenza per il real estate durante l’emergenza :

–       Visite immobiliari in VR: le visite degli immobili attraverso sistemi di realtà virtuale sono aumentate drasticamente nelle ultime settimane. Secondo RockAgent l’incremento si colloca intorno al 18% nella settimana dal 9 al 15 marzo, per arrivare, nella settimana del 16 al 22 marzo, al +36%. Poter disporre di questa tecnologia può decisamente costituire un plus per riprendere le trattative alla fine dell’emergenza con chi ha in progetto l’acquisto di un immobile ed inizia le proprie ricerche già da ora.

–       Valutazione immobiliare in remoto: Attraverso algoritmi che uniscono tutti i dati dell’immobile con i parametri di valutazione dell’Agenzia delle Entrate e i dati di  vendita delle transazioni più recenti in una data area – unito alla consulenza di un  agente di zona al telefono o in video call – è possibile ottenere in tempo reale una stima del valore della casa. Il tutto senza dover visionare l’immobile insieme al consulente.

–     Dashboard per interagire con gli agenti: l’uso di piattaforme evolute permette a chi vuole vendere casa di controllare in tempo reale l’andamento delle trattative, gli appuntamenti fissati e svolti dall’agente anche in remoto, la visibilità ottenuta dagli annunci online, le statistiche e molto altro. Anche gli utenti over 60 preferiscono questo strumento di interazione per restare aggiornati e, all’occorrenza, videochattare con gli agenti immobiliari di riferimento. Stando ai dati di RockAgent, 2 su 3 in questo cluster di età stanno utilizzando regolarmente questi tool di monitoraggio online.

–       Strumenti per il lavoro a distanza: La rivoluzione proptech degli ultimi anni ha generato un boom di agenzie “ibride”, ad oggi la categoria più rappresentata  secondo il Proptech Monitor del Politecnico di Milano. Operando senza negozi su strada, queste agenzie digitali che non rinunciano alla consulenza di agenti sul territorio, hanno già ampiamente introdotto nell’operatività quotidiana diversi strumenti e software per il lavoro in remoto. Un aspetto che in questo momento, compatibilmente con i decreti governativi,  ha permesso di proseguire con le attività senza intoppi e necessità di formazione.

Quella che può sembrare una banalità a un primo sguardo, non lo è se si analizza il mercato delle agenzie. Uno scenario molto frammentato, con oltre 45.000 realtà, costituito per l’89% da soggetti indipendenti, con un tasso di digitalizzazione mediamente molto basso. Saranno probabilmente loro i più fortemente penalizzati dalla crisi in atto.

–       Chatbot per interagire con i clienti: Le agenzie più avanzate utilizzano canali di comunicazione con i clienti in grado di rispondere alle richieste più frequenti 24/24. Secondo i dati di RockAgent sono almeno il 30% le interazioni giornaliere con nuovi clienti che arrivano tramite chatbot in questo periodo.

 

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