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Short Rent e Property management

Rallentano gli affitti in Europa, per la prima volta dal 2022 prezzi -10% 

Rallentano gli affitti in Europa, per la prima volta dal 2022 prezzi -10%

L’aumento annuale dei prezzi degli affitti in Europa rallenta al 10% per la prima volta dall’inizio del 2022: lo rivela la nuova ricerca di HousingAnywhere, che mostra come l’aumento nei prezzi degli affitti in Europa sia tornato ai livelli di inizio 2022

I dati sono frutto dell’International rent index per il secondo trimestre del 2023 della piattaforma, ricerca che ha analizzato circa 64.000 proprietà in 23 città europee, rivelando come l’aumento annuale degli affitti nelle città europee sia sceso, quindi, mediamente sotto il 10% dopo oltre un anno, con alcune differenze tra i vari tipi di proprietà (monolocali +10,1%, stanze +9,7%, appartamenti +9,1%).

L’andamento trimestrale dei prezzi degli affitti in Europa aveva iniziato a diminuire già nei primi tre mesi del 2023, fino a raggiungere la moderatissima crescita di appena 1,5% in questi ultimi tre mesi. Nonostante questa rappresenti potenzialmente una buona notizia per i giovani in cerca di un alloggio, l’alta stagione della mobilità internazionale è appena cominciata e il moderato rallentamento nella crescita degli affitti non è sufficiente a garantire l’accesso ad alloggi disponibili e convenienti, poiché la stagionalità potrebbe invertire la tendenza.

“I giovani professionisti e gli studenti si trovano ancora ad affrontare grandi difficoltà nel trovare alloggi in affitto disponibili, economici e accessibili”, afferma Djordy Seelmann, ceo di HousingAnywhere. “Il rallentamento nella crescita di prezzo degli affitti risulta poco significativo, e difficilmente i cittadini vedranno un cambiamento tangibile nella ricerca di una nuova casa. Trovare modi alternativi per espandere l’offerta di alloggi residenziali in affitto, in particolare quei progetti che consentono un uso più flessibile dello spazio, dovrebbe essere la massima priorità in questo momento per togliere pressione ai mercati immobiliari: l’accessibilità può arrivare solo in un mercato immobiliare equilibrato, in cui domanda e offerta si equivalgono”.

Lisbona sempre più costosa

Rispetto al precedente trimestre, sono i prezzi dei bilocali ad essere complessivamente lievitati del 5,1%, mentre i prezzi delle camere e dei monolocali sono rimasti stabili (con cali trimestrali moderati, rispettivamente dello 0,4% e dello 0,2%). Nonostante la tendenza generale alla stabilizzazione dei prezzi, alcune città popolari in Europa hanno registrato forti aumenti.

In testa alla classica dell’aumento annuale dei prezzi degli appartamenti c’è Budapest, che registra il maggiore aumento dei prezzi con il 42,9%, seguita da L’Aia (27,8%) e Utrecht (25,8%). Per la categoria dei monolocali, Lisbona conta un aumento annuale di ben il 70,3%, passando dai 670€ del 2022 ai 1.130 di oggi, seguita da Firenze (33,3%) e Amburgo (27,4%). Per le stanze, il primato è ancora di Lisbona, con prezzi che sono aumentati del 29,4%, seguiti da L’Aia (28,6%) e Berlino (22,6%).

Continuano quindi a crescere per popolarità e domanda le città portoghesi, non solo Lisbona, ma anche Porto che si posiziona in classifica per bilocali (25%) e monolocali (23,3%).

La situazione è altrettanto impressionante nei Paesi Bassi, dove città come L’Aia e Utrecht hanno registrato aumenti considerevoli in tutte le tipologie di immobili. I prezzi degli appartamenti ad Amsterdam si stanno stabilizzando, ma registrano ancora un elevato aumento su base annua (17,9%, 2.300€ al mese). La città rimane anche la più costosa in Europa per i monolocali, con un prezzo medio di 1.550€.

Confronto annuale

Bilocali

Stanze private

Monolocali

Budapest (42.9%)

Lisbona (29.4%)

Lisbona (70.3%)

L’Aia (27.8%)

L’Aia (28.6%)

Firenze (33.3%)

Utrecht (25.8%)

Berlino (22.6%)

Amburgo (27.4%)

Porto (25%)

Amsterdam (18.8%)

L’Aia (23.8%)

Lisbona (15.8%)

Francoforte (16.9%)

Porto (23.3%)

Confronto trimestrale

Bilocali

Stanze private

Monolocali

Porto (22.5%)

L’Aia (7.9%)

Firenze (10%)

L’Aia (21.1%)

Lisbona (7.8%)

Barcellona (9.5%)

Valencia (18.2%)

Utrecht (6.9%)

Budapest (7.8%)

Lisbona (15.8%)

Amsterdam (3.3%)

Torino (5.1%)

Utrecht (15%)

Amburgo (1.7%)

L’Aia (4%)

In Italia Firenze e Torino le città con gli incrementi maggiori

Nello stivale, sono Firenze e Torino a crescere percentualmente di più del resto del paese (sia nel breve che nel lungo periodo), con entrambe le città che registrano un aumento nei prezzi degli appartamenti in affitto rispettivamente del +21% e +12,5% rispetto allo stesso periodo del 2022.

A Firenze un bilocale ora costa 1.700 euro al mese contro i 1.400 euro dello scorso anno, mentre a Torino 900 euro contro gli 800 euro dell’anno scorso.

Firenze è anche seconda città in Europa. dopo Lisbona, per crescita dei prezzi dei monolocali, che hanno raggiunto la sorprendente cifra di 1.100 euro rispetto agli 825 euro richiesti nel secondo trimestre del 2022 (+33%). Stupiscono in positivo, invece, le due maggiori metropoli italiane: a Milano negli ultimi tre mesi i prezzi diminuiscono o si stabilizzano a seconda della tipologia di immobile. I bilocali scendono a 1.750 euro i monolocali sono stabili a 1200 euro, e si registra il -5% sulle stanze private (670€ contro i 710€ di inizio 2023). A Roma, invece, i prezzi dell’ultimo trimestre sono diminuiti per quasi tutte le tipologie di immobile: -23% sui monolocali, -8% sui bilocali, fino agli attuali 1.650 euro (addirittura più bassi dei 1.750 euro del 2022), e 520 euro stabili sulle stanze.

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