Blog Post

Crowdfunding e Fintech

Pedotti (Concrete Investing): “Positivi sul futuro del crowd immobiliare” 

Pedotti (Concrete Investing): “Positivi sul futuro del crowd immobiliare”

Al termine del primo semestre 2023 e prima della pausa estiva, crediamo sia importante condividere con gli investitori una valutazione che possa offrire una visione maggiormente consapevole sulle possibili evoluzioni degli scenari futuri.

Concrete Investing è nata nel 2018 con il chiaro obiettivo di offrire un prodotto di alta qualità che potesse rispondere alle necessità degli investitori privati, sempre più oculati nell’allocazione dei propri risparmi in strumenti alternativi, e degli operatori di mercato, interessati all’ampliamento dei canali di finanziamento per le proprie operazioni immobiliari.

Dalla nostra prima Offerta, Torre Milano, abbiamo permesso il finanziamento di 28 iniziative di sviluppo immobiliare di primario standing, per una raccolta totale di circa 55 milioni di euro; di queste, 8 operazioni hanno già provveduto alla liquidazione degli investitori (IRR medio 9,5% e ROI annualizzato superiore al 10%) ed entro la fine del 2023 è previsto che almeno altre 3 iniziative possano concludersi positivamente per un importo liquidato aggiuntivo di circa 6 milioni di euro, inclusivi di rendimenti.

Dal lancio del nostro servizio, il mercato immobiliare ha subito diversi accadimenti impattanti che hanno rappresentato elementi di forte discontinuità: la pandemia e le ricadute che hanno avuto effetti per buona parte del 2021 rallentando l’esecuzione delle operazioni; l’introduzione di ingenti incentivi che ha portato a un’esplosione della domanda di materiali e manodopera con una conseguente scarsità dell’offerta; la generale inflazione e il conseguente aumento dei tassi, che in poco più di 12 mesi sono passati da valori negativi all’attuale 4,25%; il conflitto russo-ucraino che, oltre a minare la stabilità europea e mondiale, ha creato un importante aumento del costo delle materie prime e dell’energia.

Queste circostanze hanno avuto un impatto trasversale in qualsiasi industria, anche in quella immobiliare.

Gli effetti rilevanti, anche nelle operazioni finanziate tramite Concrete Investing, hanno riguardato la diminuzione della marginalità, soprattutto laddove non si sono potuti incrementare i valori di vendita a parziale compensazione dei maggiori costi, e un generale allungamento delle tempistiche previste.

Gli investimenti in equity necessitano della piena consapevolezza dei relativi rischi.

Tuttavia è bene ricordare, sia per le operazioni concluse e già liquidate che per quelle ancora ongoing, che la stringente selezione e la concentrazione in uno specifico inquadramento, quello milanese, noto per solidità e resilienza, ha permesso una redditività generata o prevista che rimane superiore ai tradizionali prodotti finanziari.

Questa fase ci impone grande accuratezza, in particolar modo su due fronti: il primo, il monitoraggio delle operazioni finanziate e in corso di sviluppo, stimolando gli Offerenti alla maggior trasparenza e cercando di sensibilizzarli ad azioni correttive finalizzate a mantenere, per quanto possibile, i ritorni previsti.

Il secondo, la selezione e la valutazione delle nuove opportunità, prediligendo operazioni con fortissimo allineamento di interesse, assunzioni economico-finanziarie più che solide e congruo inquadramento rischio-rendimento rispetto all’attuale fase di mercato.

Nei prossimi mesi, oltre al presidio delle diverse exit previste a favore degli investitori, presenteremo diverse nuove opportunità su cui stiamo lavorando e che riteniamo rispondano appieno ai sempre più stringenti criteri di valutazione che necessariamente devono essere applicati.

Cosa aspettarsi, dunque, nel medio-lungo termine?

Nonostante il periodo richieda grande cautela, rimaniamo ottimisti sull’evoluzione futura. Anche grazie alle politiche restrittive applicate nell’ultimo anno, nei prossimi mesi si dovrebbe osservare una netta diminuzione dell’inflazione e un ipotizzabile riallineamento dei tassi di interesse a valori più contenuti.

La conferma della crescita della produttività italiana, contenuta, ma superiore ad altri paesi europei, offre una certa confidenza nella tenuta del sistema economico e finanziario del nostro Paese; lo stop ai copiosi bonus edilizi dovrebbe stabilizzare il costo degli appalti ed eventualmente far diminuire alcuni costi legati all’edilizia. I fondi del PNRR, se ben gestiti e allocati, potranno offrire un boost alla realizzazione di infrastrutture che faranno da volano agli investimenti anche da parte di privati; tutto questo a favore del mercato.

Continueremo a osservare l’evoluzione dello scenario e a fornire il nostro punto di vista.

Auguro buona estate,

Lorenzo Pedotti – ceo e founder di Concrete Investing

Related posts